In Sicilia l’età media sale a 45,4 anni. Ma nell’anziana Italia è tra i dati migliori
Al 1 gennaio 2024 in Sicilia il numero di residenti è di4 milioni e 794 mila, lo 0,41% in meno rispetto all’anno precedente, il tutto mentre l’età media sale a 45,4 anni. Ibambini fino a nove anni sono solo 398 mila, l’8,3% del totale. Eppure, nel complesso italiano,la Sicilia è dopo Campania e Trentino-Alto Adige la Regione più giovaned’Italia secondo gli indicatori demografici diffusi a fine 2023 daIstat. La media d’età inItalia, che nel a inizio di quest’anno contava unapopolazione quasi invariata(7 mila in meno, una flessione dello 0,1 per mille rispetto a un anno prima) di58 milioni e 989 mila persone, è infatti di 46,6 anni. Nel Bel Paesei bambini sotto i 10 anni sono invece solo 4 milioni e 441mila, il 7,52% del totale, mentre il numero di figli per donna è di 1,20, contro gli 1,31 della Sicilia. La natalità in Italia è in discesa: ci sonosei neonati ogni 1.000 abitanti, mentre la mortalità è pari a 11 decessi, sempre ogni mille abitanti. Leggi anche –La Sicilia perde 19 mila abitanti in un anno: è il dato peggiore d’Italia A livello regionale come detto la Sicilia è la terza regione per età media (45,4 anni). Meglio fannoCampania, con 44,2 anni, e Trentino-Alto Adige con 44,7. All’interno del Trentino-Alto Adige è la provincia autonoma diBolzano a spiccare con 43,7 anni, mentre in Campania sonoNapoli (età media 43,4 anni) e Caserta (età media 43,3)ad avere la popolazione più giovane. Dall’altro lato della classifica nazionale è invece laSardegna con 48,8 annicon la popolazione più anziana, e la provincia diOristano spicca con una media di 50,1 anni. Tra le provincie siciliane la media si discosta meno da quella regionale. Lapiù “anziana” è Messina, con 46,9 anni, seconda Enna con 46,7 anni: sono le due uniche province siciliane con età media superiora a quella italiana. Segue Trapani a quota 46,3, Agrigento con 45,9, Siracusa con 45,6 anni, Caltanissetta con 45,5. Ad abbassare la media siciliana fino a 45,4 anni sono quindi soprattutto Palermo (45 anni), Catania (44,5) eRagusa, che con 44,3 anni è la provincia siciliana più “giovane”. Leggi anche –L’Italia nel 2020 ha perso 384 mila residenti. Non solo per il Covid La performance di Ragusa come provincia “giovane” non stupisce se rapportata al dato nazionale: a incidere è la popolazione straniera. Su una popolazione di285 mila e 600 residenti, la provincia iblea conta al 1 gennaio 2024 33 mila e 600 stranieri, l’11,76%del totale. Si tratta di un dato superiore allamedia italianadel 9%dei residenti (pari a 5 milioni e 307 mila stranieri), e come per il resto d’Italia la popolazione straniera è mediamente più giovane. Nel 2023 il saldo migratorio con l’estero complessivo in Italia è stato pari a+274mila unità, unguadagno di popolazioneottenuto come effetto di due dinamiche opposte. Da un lato, l’immigrazione straniera, ampiamente positiva (360mila), controbilanciata da unnumero di partenze esiguo (34mila). Dall’altro, il flusso con l’estero dei cittadini italiani caratterizzato da un numero diespatri (108mila)che non viene rimpiazzato da altrettantirimpatri (55mila). Il risultato è unguadagno di popolazione di cittadinanza straniera (+326mila)e unaperdita di cittadini italiani (-53mila). La maggioranza dei cittadini stranieri immigrati nel 2023 (277 mila) ha un’età inferiore ai 44 anni, mentre il maggior deflusso netto di italiani si ha per i giovani adulti dai 25 ai 44 anni (-34mila) e per i bambini e i ragazzi fino a 24 anni (-14mila), e questo permette di ridurre la perdita di italiani nelle stesse fasce di età trasformandola in attivo (+230mila).