In Sicilia trovato un fossile di 700.000 anni fa, la prova che la regione è un concentrato di storia

Archeologia - fonte_Ansa - focusicilia.it

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L’assurdo ritrovamento che ha offerto una nuova pagina della storia preistorica della Sicilia che ancora non conosciamo.

Ancora una volta la Sicilia si mostra come una terra in grado di sorprenderci per quello che ha da raccontare. Un patrimonio artistico e culturale di dimensioni introvabili in altre città non solo italiane ma del mondo intero.

La storia naturale di questa terra la si calpesta giorno dopo giorno, perché nascosta sotto strati e strati di roccia; proprio lì si nasconde un mondo che racconta vicende millenarie che si compongono non solo di cambiamenti climatici radicali, ma anche di animali che sono ormai estinti.

Insomma, in Sicilia il maggiore degli esempio di come la terra sia cambiata, di come la preistoria abbia lasciato dei segni indelebili nella nostra amata Italia.

Negli ultimi anni sono stati diversi gli studi che si sono avvicendati e hanno messo alla luce come il territorio siciliano sia veramente ricco di resti fossili. L’ultimo dei ritrovamenti ha veramente qualcosa di incredibile.

La Sicilia, un museo a cielo aperto

Chi conosce questo territorio e le zone ad esso circostante sa bene che questa parte dell’isola è un punto di riferimento per paleontologi e studiosi. Grotte, riserve naturali e paesaggi modellati da processi carsici offrono un palcoscenico unico per scoperte di grande rilievo. Certo non è la prima volta che la Sicilia si rende protagonista di ritrovamenti che fanno luce sul passato dell’Europa e del Mediterraneo.

Un tempo, quando i ghiacci abbassavano il livello del mare, si crearono dei veri e propri ponti naturali che permisero ad animali giganteschi di raggiungere l’isola, lontano dai predatori in un contesto caratterizzato dalla presenza di risorse piuttosto scarse, a cui si sono dovuti abituate.

Elefante nano siciliano - fonte_Ansa - focusicilia.it
Elefante nano siciliano – fonte_Ansa – focusicilia.it

La scoperta che cambia tutto

L’entusiasmo è alto per la scoperta portata a compimento, nei pressi di Siracusa è stato rinvenuto un fossile risalente a circa 700.000 anni fa. Non un animale qualunque ma i resti di un elefante nano preistorico

Questi esemplari, sono noti come Palaeoloxodon e arrivarono in Sicilia dal continente, in un ambiente isolato e con poche risorse, iniziarono a rimpicciolirsi fino a diventare i più piccoli elefanti mai vissuti sulla Terra. Alcuni erano alti poco più di un metro, eppure conservavano tutte le caratteristiche dei loro antenati giganti. Una prova straordinaria della vita di migliaia di anni fa, il simbolo di una Sicilia che ha accolto non solo molti popoli, ma molte specie differenti.