In vacanza coi soldi prestati: nel 2024 chiesti 250 milioni (specie da under 30)

In vacanza coi soldi prestati: nel 2024 chiesti 250 milioni (specie da under 30)

Invacanza, sì, ma con isoldi a prestito:i finanziamenti a scopo vacanziero erogati nel 2024 raggiungono “un valore complessivo di 250 milioni di euro”, un dato che riguarda “soprattutto gli under 30” e segna “una crescita del 12% su base annua”. A dirlo è un rapporto realizzato dal portaleFacile.ite dall’associazioneConsumerismo No Profit,in cui si fa il punto sulle voci di spesa delle famiglie durante la stagione estiva. A incidere sull’aumento dei prestitiper le vacanze è l’aumento dei costi del comparto turistico, in particolare in alcuni settori. Iltrasporto aereo,per esempio, “ha subito un ulteriore incremento rispetto all’impennata del 2023, dove sono stati registratiaumenti anche del 50%“. Ci sono anche altre necessità, come leassicurazioni sulle valigie,la cui richiesta “è aumentata del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, visto che “i bagaglismarriti, danneggiati o consegnati in ritardosono stati ben 36 milioni”. Chi non può permettersi queste spese, o non vuole indebitarsi, sceglie dirimanere a casa. Leggi anche –Ferragosto, vacanze meno care per chi utilizza l’auto: benzina e assicurazioni giù Come detto la tendenza aviaggiare con soldi prestatiè in crescita rispetto al passato. Gli autori del rapporto riscontrano “un incremento del 2% rispetto al medesimo periodo del 2023, per quello che riguarda il peso percentuale di questatipologia di prestitorispetto al totale dei prestiti personalirichiesti in Italia“. I finanziamenti a scopo vacanziero, insomma, crescono in termini assoluti ma anche rispetto alle altre categorie di prestito. Quanto alvalore economico,“la richiesta media è stata di poco superiore ai 5.400 euro, il piano di restituzione articolato in 50 rate”. Cifre non di poco conto, correlate all’aumento dei prezzi nel comparto turistico.Secondo le elaborazioni degli esperti, “possono arrivare a circa il 10% in più in una località di mare e al 4% in più in montagna”, il che significa che una famiglia di quattro persone “spenderà circa mille euro in più rispetto allo scorso anno”. Pernon rinunciare alla vacanzasi sceglie anche di ricorrere ai prestiti, che vengono “assorbiti” soprattutto daalcune tipologie di spesa. Leggi anche –Vacanze, truffe per 1,8 milioni di italiani. ‘Case fantasma, cadenti o già occupate’ Itrasportisono una di esse. Se infatti una grossa fetta di italiani sceglie dispostarsi in autoo in moto – anche per approfittare di unacongiuntura favorevole– molti continuano a preferire l’aereo, soprattutto per lemete internazionali.Gli aumenti sono consistenti, ma Facile.it e Consumerismo No Profit ricordano che ci sono anche deimetodi per risparmiare,a cominciare dalla prenotazione con largo anticipo. “Gli orari peggiori peracquistare i propri bigliettisono quelli di lavoro o le ore di punta (come le 20); mentre le offerte più convenienti si trovano online nel cuore della notte, durante le prime ore del mattino e nei giorni feriali”. Più difficile inveceevitare disagicome losmarrimento dei bagagli,ribadiscono i tecnici. L’assicurazione è l’unico modo per tutelarsi, e non costa poco. “Unapolizza viaggiocon garanzia smarrimento bagagli costa, in media, poco più di 45 euro per due settimana di viaggio inEuropa, che diventano 73 verso unpaese extra europeo(ad esclusione diUsa, Canada e Caraibi) e 88 se decidiamo diincludere queste destinazioni“. Leggi anche –Vacanze, truffe web in agguato. Giovani più colpiti: cercano di spendere meno Per non esporsi a queste spese, il modo più sicuro èrestare a casa.Una scelta effettuata da molti italiani, che hanno sceltovacanze casalingheanche per la ricorrenza principale dell’estate, ovvero ilFerragosto. “Nell’estate 2024 saranno ben 6,5 milioni i nostri connazionali che non prepareranno alcuna valigia e, fra di loro, ben 3,7 milioni hanno dichiarato chenon potranno partiresemplicemente perché non possono permetterselo economicamente”, si legge nel rapporto. Ci sono anchecasi particolari,in cui la scelta di non partire è dettata da precise ragioni familiari. “Un’altra parte dell’insieme di chi resterà a casa (865 mila individui) saràcostretto a non spostarsi.Perché dovrà accudire un animale o un familiare insituazione di necessità“. I soldi c’entrano anche in questo caso. Spesso, infatti, la scelta di rimanere a casa per accudire gli affetti “è sintomo di unadifficoltà economicaa remunerare qualcuno che, in nostra assenza, possa occuparsi di nostri cari o degli animali di famiglia”. Per chi si trova in questa situazione,la vacanza è rimandata.