Incendi, dopo le fiamme la burocrazia. Imprenditori senza notizie sui rimborsi
Gliincendi di fine luglioinSiciliahanno causato gravidanni, ma il rimborso è ancora di là da venire. A tre settimane dai roghi che hanno portato allachiusura dell’aeroportodi Cataniae all’incendio delladiscarica Bellolampodi Palermo, non si sa ancora se e quando arriveranno le risorse. Oltre il fuoco bisogna fare i conti con la burocrazia. “Il 25 luglio scorso la nostra sede è stata colpita da un incendio, che ha provocato circa60 mila euro di danni“, spiega aFocuSiciliaLuca Conti,rappresentante dell’associazione cultura “Nuovi eventi Ciclope“, con sede aValverde. L’associazione organizza eventi nel catanese e nel resto della Sicilia, ma è stata costretta a fermarsi a causa dell’incidente. “Sono andati in fumomateriali,attrezzatureeapparecchiatureelettroniche. Abbiamo dovuto rinunciare a molti eventi, proprio ad agosto, il momento più vivo dell’estate siciliana”, spiega Conti. Secondo l’imprenditore i danni effettivi “sonoalmeno il doppiodi quelli accertati”, e senza risposte dalle istituzioni “sarà difficilerimettersi in carreggiata“. Leggi anche –Vigili del fuoco, situazione bollente: pochi, pagati tardi e carichi di lavoro Come sempre, in caso dicalamità naturali, a gestire l’emergenza sono gli Enti locali. “Il Comune di Valverde, con grande disponibilità, ci ha chiesto di comunicare i danni, ma i tempi sono lunghi”. L’iniziativa del Comune etneo è nel solco di quella dellaRegione, che lo scorso 26 luglio ha dichiarato lostato di crisie ha chiesto alGoverno nazionale“il riconoscimento dellostato di emergenzaper gli incendi e l’eccezionale ondata di calore in Sicilia”. Drammatici i numeri forniti da palazzo d’Orléans. Secondo il Corpo forestale della Regione, i roghi nell’Isola sono stati338, hanno visto impiegati4.585uomini e donne, con748mezzi antincendio utilizzati. La superficie boscata incendiata è di693 ettari, quella non boscata ditremila ettari. Al momento, tuttavia, Roma non ha preso nessun provvedimento. A rendere un’informativa sulla situazioneè stato il ministro della Protezione civileNello Musumeci, ma altre iniziative non sono ancora arrivate. Leggi anche –Incendio aeroporto Catania: controlli e responsabilità. Il caso in Senato Eventuali risorse, insomma, non arriveranno a breve. Il cruccio di Conti è che leprecauzionicontro gli incendi erano state prese, ma non sono bastate. “La proprietà era pulita, lascerbaturasul nostro terreno era stata effettuata. La situazione sembrava tranquilla, tanto che durante il pomeriggio mi sono allontanato”. Al ritorno, l’amara sorpresa. “Le fiamme, forse propagate dai terreni vicini, avevano già attaccato l’edificio. E soprattutto uncamperche si trovava nel terreno, di proprietà di mio padre”. Una tragedia sfiorata, spiega Conti. “A bordo c’era unabombola, che grazie al Cielo non è scoppiata”. Ogni appello aiVigili del fuocoè stato vano. “Come sappiamo in quei giorni c’erano centinaia di richieste. A passare sono stati soltanto due membri dellaProtezione civile, che però non hanno dato nessun aiuto”. A cercare di limitare le fiamme è stato lo stesso Conti. “Con degli amici abbiamo procurato degliestintori, per mettere in sicurezza almeno il camper”, spiega l’imprenditore. Leggi anche –Incendio in discarica a Palermo. I rischi per l’uomo: dall’enfisema al tumore Per il resto della proprietà, invece, non c’è stato nulla da fare. “Purtroppomancava anche l’acqua, quindi ha continuato a bruciare fino al giorno dopo”. Per la stima dei danni, Conti ha deciso di rivolgersi a un perito. La prima stima, come detto, è di circa60 mila euro. “L’edificio è stato danneggiato per circa20 mila euro, mentre materiali, attrezzature e apparecchiature valgono circa40 mila euro“. Ad andare in fumo, tutto il necessario perorganizzare gli eventi. “In magazzino avevamo circa40 stand, oltre la metà dei quali in affitto, che dunque abbiamo dovuto rimborsare. Ma c’erano anchepannelli,legname,luci, che sono andati completamente persi”. La perizia non è ancora terminata, dunque il titolare si mantiene prudente sulla stima. La certezza è cheil colpo è stato duro, e servirà molto tempo per ammortizzarlo. “Se consideriamo il lavoro perso sul medio-lungo periodo, non c’è dubbio chesupera i 100 mila euro, e forse di più”, conclude l’imprenditore.