Fai Cisl Sicilia va all’attacco della Regione sul tema degli incendi. Lo fa con una nota del segretario generale Adolfo Scotti, che rimarca come i fatti di questi giorni siano “una cronaca annunciata”. Secondo Scotti, si sarebbe potuto e dovuto fare di più. “Rischiando la vita, diverse centinaia di operai forestali insieme ai vigili del fuoco e con la supervisione del Corpo forestale, stanno lavorando senza sosta per domare gli incendi devastanti. A loro vanno gratitudine e plauso per l’impegno e l’abnegazione, perché sarà soltanto grazie a loro che sarà placato questo inferno di fuoco”. “Inutile stupirsi per quanto sta avvenendo”, aggiunge, “perché in assenza di programmazione era quasi scontato che accadesse. L’assessora regionale al Territorio non ha voluto prendere consapevolezza della gravità della situazione, prospettata dalle sigle sindacali già poco dopo il suo insediamento”.
Organici carenti
“Da allora abbiamo chiesto ulteriori incontri che non sono più stati fatti”, dice ancora Scotti. “Se si fosse fatta una corretta programmazione della macchina antincendio da mettere in campo, completando tutte le postazioni antincendio con il personale necessario, dato che siamo sotto organico di circa 400 unità in Sicilia e impegnando anche i settantottosti, se si fosse messo mano alla riforma che noi chiediamo da anni, oggi si sarebbe affrontata questa grave emergenza in altro modo. Adesso invece ci troviamo a piangere sul latte versato”.
Operatori in prima linea
Il segretario generale della Fai Cisl Sicilia condanna in maniera ferma gli eventuali gesti di piromania. “A combattere il fuoco ci sono forestali e vigili del fuoco che si trovano davanti fiamme di decine di metri con temperature che nemmeno ci immaginiamo”, dice Scotti, “e che, precisiamolo una volta per tutte, non hanno alcun beneficio economico derivante dai roghi, visto che la loro retribuzione non dipende certo dallo spegnimento degli incendi. Si accertino le responsabilità precise e si individuino i colpevoli, ricordando sempre che i lavoratori forestali vanno elogiati perché operano senza risparmiarsi e correndo grandi pericoli”.
Appello alle istituzioni
Secondo Scotti, “passata la frase drammatica di questi giorni, è probabile che le istituzioni e la classe politica dimentichino per poi ritrovarci nuovamente fra un anno in questa stessa condizione. Non ci interessa poter sottolineare che l’avevamo detto. Ci sta a cuore che il tema ambientale, a partire da quello dei lavoratori forestali per arrivare a quello dei consorzi di bonifica, sia al centro dell’agenda del governo regionale e del Parlamento siciliano”.