Anche oggi, lunedì 2 agosto, non si ferma il lavoro dei vigili del fuoco in Sicilia. Alle 14 sono già un centinaio le richieste di azione. La protezione civile regionale lo aveva annunciato che la situazione sarebbe stata di allerta rossa almeno fino al prossimo venerdì 6 agosto. Era stata chiesta la massima prevenzione e la massima attenzione, ma spesso si arriva tardi e le sterpaglie e le sciare che tante volte sono molto vicine alle case cittadine bruciano. Il vento poi fa la sua parte propagando le fiamme. Brucia tutto e si perdono interi patrimoni boschivi e naturalistici oltre che attività private. Il danno economico ne risulta notevole. Casi difficili da domare tanto che la Regione ha chiesto aiuto alla protezione civile nazionale. C’è anche chi pensa che siano incendi voluti per fare spazio a campi di impianti fotovoltaici, ma l’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri lo esclude.
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Legambiente, sopralluogo all’Oasi del Simeto
Catania continua a bruciare dopo tre giorni e oggi si conferma la città più colpita dai roghi. Si contano 33 richieste di intervento. Nei giorni scorsi è bruciata buona parte della città Sud. In fumo anche la riserva dell’Oasi del Simeto, “una delle più importanti aree naturali protette d’ Europa, bene pubblico”, la definisce Legambiente Catania. L’associazione ambientalista critica molto le istituzioni regionali e locali che proprio a seguito dei devastanti roghi non avrebbero dedicato neanche un momento o un pensiero all’Oasi. Per questo, annunciano, che ci penseranno loro. Domani, martedì 3 agosto alle 12,30, è previsto un sopralluogo al centro polifunzionale Torre Allegra, all’interno dell’ Oasi del Simeto. “Il primo passo di un percorso che ha come obiettivi la comprensione delle cause e di eventuali responsabilità del disastro ambientale, la individuazione delle azioni necessarie per evitare che simili devastazioni di aree protette si ripetano nel futuro”, dicono.

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Brucia tutta la Sicilia
Incendi non solo a Catania però, oggi come nei giorni scorsi. Non c’è una provincia delle nove che possa dirsi salva. A Trapani, sul versante occidentale, sono 20 gli interventi odierni tra conclusi, in corso e in attesa. Segue Messina con 14 interventi dei vigili del fuoco. a Siracusa se ne contano 11, ad Agrigento e a Enna 10. Quest’ultima nei giorni scorsi è stata molto colpita. Le fiamme hanno minacciato case e Università oltre ad avere divorato i boschi di piazza Armerina. A Caltanissetta, Palermo e Ragusa oggi i vigili del fuoco sono stati impegnati in sei interventi.