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Incendi, sindacati e associazioni: punire i piromani e sostenere gli imprenditori

I roghi continuano a funestare l'isola. Cgil Palermo chiede sostegni a cittadini e imprese e azioni mirate contro gli incendiari. Cia Sicilia propone di sbloccare le risorse della Pac

Non si placa l’emergenza incendi in Sicilia. In occasione della visita del ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, si moltiplicano gli appelli di sindacati, associazioni datoriali e ambientaliste affinché l’isola sia messa al sicuro dalle fiamme. “Quanto sta accadendo in questi giorni nella nostra provincia mette tristezza e rabbia”, scrivono il segretario generale della Flai Cgil Palermo, Dario Fazzese e il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo. “Stiamo vedendo andare in fumo, letteralmente, ettari di bosco e anni di lavoro. Lavoro degli operai forestali che hanno fatto nascere e crescere boschi lì dove oggi altrimenti ci sarebbe deserto. Anni di lavoro di chi in questi territori ha costruito con fatica le proprie aziende agricole”.

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Cgil: aiuti a imprese, Comuni e cittadini

“Abbiamo appreso dell’incontro dalla stampa”, sottolineano i dirigenti sindacali, “Sarebbe stato forse il caso di invitare anche le organizzazioni sindacali, che rappresentano i lavoratori impegnati sul fronte del contrasto agli incendi. Approfittiamo comunque di questa occasione per dire al ministro che certamente serviranno aiuti: alle imprese agricole, ai comuni e alle singole persone che hanno visto distrutte le loro case. Ma vorremmo anche ribadire con forza la necessità che, accanto agli aiuti necessari, si faccia un serio contrasto al fenomeno degli incendi che ogni anno strappa via un pezzo di territorio e di bellezza alla nostra provincia. Basta pensare alla valle dello Jato, al bosco della Moarda, a quello di Casaboli o alle Madonie”.

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“Rilanciare la riforestazione pubblica”

“Serve una coordinazione effettiva tra i diversi organi inquirenti per reprimere le azioni criminali che determinano tutto questo”, proseguono Fazzese e Ridulfo, “Non può essere solo un problema di temperature o di piromani. Come abbiamo urlato insieme alle associazioni ambientaliste, in occasione dell’incendio di Portella della ginestra, serve un pool di indagine. Così come accadde in occasione della lotta alla mafia. E come in quel caso serve seguire la ‘puzza del denaro’ per capire dove effettivamente risiedano gli interessi che tutto ciò stanno determinando. Infine, continueremo a ribadirlo, serve rilanciare la forestazione pubblica, unico strumento per ricostruire quanto perso in questi mesi. Bisogna ammodernarla, renderla più stabile nel lavoro e prevedere la possibilità di inserire nuove forze giovani. Non possiamo più accettare che, come accade da anni, si piangano i disastri commessi dagli incendiari se si perde sempre l’occasione di programmare l’attività forestale bei tempi e con le risorse necessarie. Come diciamo ogni anno alla Regione Siciliana: i tempi della natura non possono essere subalterni a quelli della politica”.

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Le richieste di Cia Sicilia

A rivolgersi al governo regionale, e in particolare al presidente Musumeci e all’assessore all’Agricoltura Scilla, è la presidente di Cia Agricoltori Italiani Sicilia Rosa Giovanna Castagna, che chiede “interventi con fondi della Protezione civile per risarcire gli allevatori che hanno perso sia i pascoli che i foraggi, al fine di acquistare foraggio e mangimi per alimentare il patrimonio zootecnico; richiesta di intervento immediato presso Agea per anticipazione dei premi relativi al primo ed al secondo pilastro della Pac. In particolare si richiede l’anticipazione, anche per le aziende con pascoli naturali, pari al 70 per cento sia dei contributi previsti dalla Domanda unica che per i contributi previsti dalle Misure a Superficie, come previsto anche dai regolamenti europei; sospensione di tutte le rate di mutui, prestiti e cambiali agrarie e facilità di accesso al credito con il concorso della regione; sospensione del pagamento dei contributi previdenziali e fiscali”.

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“Danni per centinaia di milioni”

“La situazione degli incendi in Sicilia è drammatica”, sottolinea Castagna, “negli ultimi giorni sono andati in cenere migliaia di ettari di superfici produttive agricole, le perduranti condizioni meteo con temperature torride alimentano ulteriori focolai. Sono andate distrutte anche alcune strutture agricole, centinaia di chilometri di recinzione e di condutture idriche indispensabili alla sopravvivenza degli allevamenti. Non vi è alcuna legge dello Stato che prevede il risarcimento dei danni per le attività zootecniche, neanche le assicurazioni assicurano per il rischio incendio. I Nebrodi e le Madonie sono i territori più colpiti, ma tutte le province sono state interessate ed i danni sono centinaia di milioni di euro. Manca il foraggio in tantissimi comprensori della nostra isola”, conclude la presidente di Cia Sicilia, “per questo motivo chiediamo interventi urgenti al fine di aiutare i comparti maggiormente interessati ai danni da incendio”.

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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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