Incendio aeroporto Catania: lavoratori stremati. “È campo di concentramento”
L’incendio all’aeroporto di Catania, la cuipiena operativitàè stata annunciata dal presidente della Regione Renato Schifani per i primi giorni diagosto, non smette di creare disagi. Le difficoltà ci sono per tutti, anche per ilavoratoriche stanno fronteggiando l’emergenza e che si dicono“allo stremo”, come in “uncampo di concentramentotedesco”. Si tratta di circa 600 operatori dell’handling e di 500 lavoratoriSac Service, che si occupano di sicurezza e assistenza alla mobilità, ma vengono impiegati anche in altre mansioni. Spesso rimanendo per diverse ore sotto il sole, fuori dalla tensostruttura allestita per aumentare la capacità del terminal C. Proprio nei giorni in cui, secondo le stime della Protezione civile regionale, le temperature si avvicinano ai 50 gradi. Anche icittadinisono imbufaliti, perché lecomunicazioniarrivano a spizzichi e bocconi e non si contano i commenti negativi sullepagine socialdello scalo.Un ulteriore danno d’immagine, che si somma a quelli per ilturismoe l’interaeconomiasiciliana. Leggi anche –Incendio aeroporto Catania: controlli e responsabilità. Il caso in Senato “Il caldo di questi giorni, oltre agliincendi, ha peggiorato le condizioni e idisaginon solo dei passeggeri, ma di tutti i lavoratori in servizio all’aeroporto di Catania, con ilterminal Cche è diventatoimpraticabile“, lamentano i lavoratori della Sac Service. Alla base mancherebberoorganizzazione e spazi adeguati. Ecco perché gli operatori puntano il dito contro l’azienda. Nonostante il grandecaldodi questi giorni, Sac sta gradualmente aumentando il numero dei voli, Anche se la capienza attuale della struttura non lo consentirebbe. “Le persone sono costrette ad attendere fuori ore e ore, sotto il sole cocentee con temperature che hanno raggiunto i50 gradi. La Sac invece di chiudere cosa fa? Aumenta i voli ritrovandosimigliaia di persone in spazi troppo angustie privi di distanziamento. Entrando, una voce che guidatramite megafonofa sembrare l’aeroporto più uncampo di concentramentotedesco che un luogo dove i passeggeri transitano per prendere l’aereo”. Leggi anche –Incendio aeroporto Catania, da UgCons esposto alla Procura della Repubblica Non solo. I lavoratori sottolineano come, a seguito dell’incendio all’aeroporto di Catania, gli ulteriori servizi approntati per l’emergenza sono comunque “svolti dagli stessi lavoratori aeroportualiSac Service, costretti a restare anchequattro o cinque ore sotto il sole. Con la minaccia che se non vengono trovati lì dove era previsto verrannosegnalati“. Come accennato, i lavoratori starebbero svolgendo anchemansioni diverse da quelle ordinarie, per far fronte alle diverse necessità che si manifestano. “Noi stiamo reggendo un aeroporto in qualunque modo, all’ingresso, alcheck-in, aicontrolli, all’assistenza disabili, alloscarico bagagli“, sostiene un altro lavoratore. “Tutto questo si svolgesenza aria condizionata.In uno spazio condiviso tra noi e i passeggeri che, aumentando i voli che partono da Catania, diventano unafolla incontrollabilenell’unico terminal messo a disposizione”. Leggi anche –Incendio aeroporto Catania, i consigli per i rimborsi: “Conservate le ricevute” “Tutto questo avviene alla luce del sole, con gli operatori dellaOntario(azienda che gestisce ilservizio sanitarioin aeroporto, ndr) che fanno avanti e indietro perché ogni due minuti c’è chi sviene a destra e a sinistra”, denunciano ancora i lavoratori. Idisservizinon finiscono qui. “I voli previsti per l’indomani spesso vengono confermati la sera prima o nelle prime ore della giornata stessa”. Malgrado ciò, l’azienda ha annunciato cheaumenterà il numero dei voligiornalieri. “Ma non ha fatto sapere se questo avverràmantenendo gli stessi spazi, in un’area quasi priva di aria condizionata e con i passeggeri trasportati su mezzi (soprattutto le assistenze)sprovvisti di aria condizionata“. A complicare ulteriormente la situazione, il fatto che si tratti di mezzi lamierati, “che accentuano ancor di più letemperature esterne. Nemmeno il miglior regista cinematografico avrebbe potuto immaginare meglio uncampo di concentramento“. Leggi anche –Incendio aeroporto Catania: costa 40 milioni al dì. Dubbi sulla manutenzione A sottolineare le condizioni difficili di lavoratori e passeggeri sono anche i sindacati. “Domani faremo un sopralluogo, perché la sensazione è che pur di dare un’impressione di normalità si costringano le persone acondizioni inumane“, diceAlfio Mannino,segretario regionale diCgil. Secondo il sindacato “il terminal C può reggere quattro partenze l’ora, mentre sono state già portate a dieci“. Un cammino a tappe forzate, “che però non può avvenire sulla pelle dei lavoratori”. Sulla stessa lineaAntonio Santonocito, segretario regionale diSnalv Confsal. “I lavoratori stanno facendo di tutto per collaborare al funzionamento dell’aeroporto in un momento di emergenza, ma sonoallo stremo“. Il segretario ricorda “che chi prende l’aereo non lo fa solo per vacanza, ma anche perlavoroo motivi disalute“, ragione per cui “la priorità è che tutto possa tornare allanormalità“. Per Santonocito ci sarà tempo per accertare le responsabilità. “Verrà il momento diincontrare l’azienda e tirare le sommedi ciò che è successo”. Leggi anche –Incendio in aeroporto, Catania non è sola. Ecco com’è andata negli altri scali A protestare anche i segretari generali diFilt Cgil CataniaEdoardo Pagliaro, diFit-CislMauro Torrisi, diUil TrasportiAntonio Oranges e diUgl T.A.Mario Marino. Nelle scorse hanno incontrato i lavoratori, “prendendo diretta visione dellagrave e precaria situazionee per trasmettere alla società di gestione le criticità evidenziate”. Alla maggior parte di essi, ricordano le sigle, “non è stato rinnovato ilcontratto nazionale del lavoro dal 2017”. Per riaprire serve prudenza. “L’aumento programmato di arrivi e partenze dal Terminal C, è accompagnato dal contestuale aumento degli standard disicurezzae salubrità del posto di lavoro”. Da qui il suggerimento “dilimitare l’accesso al Terminal C solo ed esclusivamente ai passeggeri in partenza“, tenendo conto che quanto accaduto” rappresenta un vero e propriostress teste mette in evidenza tutte lefragilità infrastrutturalidell’isola”.