L’aeroporto di Catania resterà chiuso almeno per altri cinque giorni a causa dell‘incendio nel Terminal A della notte tra il 16 e il 17 luglio, il sindaco di Catania Enrico Trantino fissa la riapertura come una urgenza per la città. “Necessario che l’aeroporto Fontanarossa ritorni pienamente operativo, perché ogni giorno che passa aumentano i danni per il tessuto economico del territorio etneo“, ha scritto ieri il sindaco in una nota. Nelle ultime ore si sono inoltre succedute le notizie relative alle difficoltà dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo ad accogliere i voli riprogrammati da Fontanarossa, mentre il ministro della Difesa Crosetto ha dato la disponibilità del vicino aeroporto militare di Sigonella per gestire l’emergenza.
“Ci sarà il tempo di parlare di colpe e inefficienze”
“Comprendiamo il disagio dei tanti che avevano programmato le loro vacanze, o che dovevano tornare al lavoro, oltre alle ansie dei numerosi familiari di ragazzi e bambini partiti per viaggi studio”, prosegue il sindaco di Catania. Che rassicura: “Siamo in stretto contatto coi vertici gestionali dello scalo e quelli di controllo nazionali e regionali, che stanno facendo il possibile per gestire una situazione oggettivamente complessa. A questo punto, però, occorre accelerare con soluzioni immediate che permettano al terminal C di aumentare il numero di voli da poter gestire e che venga avviata una bonifica rapidissima del Terminal A, per ripristinare le condizioni di normalità del nostro aeroporto e, così, dare la possibilità di programmare i propri spostamenti a chi sta vivendo questa surreale condizione. Catania e la sua area metropolitana stanno patendo danni enormi. Ci sarà il tempo per parlare di colpe e inefficienze, ove dovessero essere accertate. In questo momento le polemiche e le accuse servono solo a dividere. Questo è il momento dell’assunzione di responsabilità di ogni soggetto istituzionale per fronteggiare una grave emergenza che va affrontata con serietà, rigore e leale collaborazione nel superiore interesse generale”, conclude Enrico Trantino.