Secondo il segretario regionale del Partito Democratico Anthony Barbagallo, l’avviso pubblico della Regione Siciliana per la costruzione di due inceneritori, o in project financing da parte di privati “è illegittimo perché non previsto dal piano rifiuti. E inopportuno perché arriva fuori tempo massimo, al quarto anno di legislatura. E il tema non ha avuto le risposte che meritava”. Critiche alle quali ha risposto intervenendo all’Assemblea regionale siciliana (Ars) l’assessore ad Energia e Servizi della Regione siciliana, Daniela Baglieri. “I termoutilizzatori”, così la Regione chiama gli impianti, “in Sicilia non sono ‘la’ soluzione, ma un tassello importante per riuscire a chiudere il ciclo dei rifiuti nel rispetto dei principi dell’economia circolare, così da evitare di portare in discarica quella parte di rifiuto indifferenziabile e irrecuperabile, che verrebbe tradotta invece energia”.
Leggi anche – Cisl: Sicilia prima per discariche, ultima per produzione di energia
Barbagallo: “Serve parere delle Srr”
Secondo Barbagallo, deputato regionale, “senza la previsione del piano rifiuti occorre, ai sensi dell’articolo 9, comma 1, della legge 9, il parere delle provincie, dei comuni, delle Srr e successivo decreto del presidente della Regione”. E aggiunge: “Di certo per quanto riguarda il costo della tariffa continuano a esserci gravi sperequazioni da una parte all’altra della Sicilia. Il porta a porta andrebbe superato per i numeri che sta assumendo anche nella gestione andrebbe superato perché certamente sta contribuendo a ingrassare le file della criminalità organizzato piuttosto che garantire l’economicità della spesa”. Un tema, come ribadito in aula, non affrontato adeguatamente dal Governo regionale in questi quattro anni: “Ci ha sorpreso la delibera di giunta del primo aprile 2021 – aggiunge Barbagallo – con cui il commissario d acta ha individuato 7 nuovi impianti, anche questi giunti fuori tempo massimo. E per i quali, anzi, il 10 giugno scorso viene intimato alle Srr di provvedere anche alla copertura finanziaria per la progettazione degli impianti pubblici. Abbiamo da ridire anche sulle 7 localizzazioni, alcune delle quali – conclude – assolutamente incoerenti con gli strumenti urbanistici generali, tra cui quello di Pantano D’Arci”. L’Ars ha inoltre approvato un ordine del giorno che impegna il Governo regionale a ritirare l’avviso per i due impianti.
Leggi anche – Rifiuti, Musumeci rilancia l’inceneritore. “Unica soluzione contro le discariche”
Baglieri: “Impedito di portare i rifiuti fuori”
“In questo trimestre – ha aggiunto l’assessore all’Energia – in assessorato si è lavorato per scongiurare l’ennesima emergenza rifiuti in Sicilia. Attualmente abbiamo evitato che 174 Comuni siciliani portassero i propri rifiuti già dal 31 marzo fuori dall’Isola con costi esorbitanti che avrebbero pagato i cittadini. Ancora oggi stiamo lavorando per gestire il rifiuto all’interno dei confini regionali”. Ma Baglieri sottolinea come “non c’è una soluzione immediata per le criticità e le incrostazioni derivanti dalla mala gestio del passato. Posso dire, di converso, che stiamo lavorando sul breve, medio e lungo termine. Inoltre, non è in discussione che la percentuale di differenziata debba aumentare in tutta l’Isola. Dobbiamo spingere e migliorare sempre di più questo processo di raccolta dei rifiuti per incentivarne il riciclo. Un processo in cui tutti quanti abbiamo un ruolo. Rimango disponibile – ha concluso l’assessore – a ogni tipo di confronto costruttivo per risolvere le problematiche inerenti alle competenze del mio assessorato, per il bene della Sicilia”.