Lo sport come strumento di inclusione sociale. Un valore imprescindibile per il Cus Catania. Riparte Sport ability in disability. Un progetto, giunto alla sua quinta edizione, voluto nel 2018 dall’attuale presidente Luigi Mazzone e dalla coordinatrice del SAD Roberta Bottino e che si sviluppa attraverso la costante partnership col Progetto Aita e, da quest’anno, con il supporto di Enel Cuore. Si rivolge a bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 14 anni, con disabilità e in particolare con disturbo dello spettro autistico, al fine di svolgere attività sportive di vario genere, organizzate secondo le esigenze e le competenze di ciascuno dei partecipanti, in un contesto di gioco strutturato, non a fini terapeutici. Nella quinta edizione saranno coinvolti 30 bambini e adolescenti autistici che, per 2 volte a settimana, svolgeranno attività sportiva in gruppi di coetanei neurotipici. Aumentare la qualità degli spazi relazionali condivisi è un obiettivo del progetto, ma ce ne sono altri, ugualmente importanti, come sviluppare competenze e strategie e migliorare le abilità cognitive. Il tutto per arrivare ad accrescere il livello d’inclusione sociale ma anche a sviluppare e potenziare le competenze espressive, comunicative e relazionali. Punto di forza dell’attività è la presenza dei tutor, uno psicologo o un pedagogista formato nei disturbi del neurosviluppo, che seguono i bambini durante le attività.
Inclusione sociale: il Cus si dedica ai bambini con disabilità
Attività sportive di vario genere, organizzate secondo le esigenze e le competenze di ciascuno dei partecipanti, in un contesto di gioco strutturato, non a fini terapeutici ma con l'obiettivo di sviluppare e potenziare le competenze espressive, comunicative e relazionali
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