Inflazione e tassi alti: rallenta il mercato immobiliare, ma non in Sicilia

Mutui alle stelle, contassi nominali al 4,5%ed effettivi superiori al 6, hanno portato delle conseguenze sul mercato immobiliare. Ovvero:rallentano le compravendite, soprattutto quelle relative al mercato residenziale. Secondo i dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, relativi alle compravendite immobiliari del2023, sono state 709.591le transazioni immobiliari, incalo del 9,7%rispetto all’anno precedente. A fare eccezione, comesottolinea l’ultimo report relativo al mercato residenziale del quarto trimestre 2023dell’Agenzia delle Entrate,sono le Isole: rispetto a un anno prima, lacrescita è dello 0,4%. Leggi anche –Mutui e tassi di interesse, c’è attesa per il secondo semestre Il mercato immobiliare nelle Isoletiene grazie alle compravendite degli alloggi grandi, oltre i 145 metri quadrati, e di quelli piccoli fino a 50 metri quadrati. Una tendenza che, sottolinea ancora l’Agenzia delle Entrate, riguardasoprattutto i capoluoghi di provincia,che tra Sicilia e Sardegna registrano un aumento delle compravendite del2,6%. Come riportato dalla rete di agenzie di intermediazione immobiliare Tecnocasa,Palermo rappresenta l’esempio miglioredi questa tendenza: gli acquisti di immobilioltre i 145 metri quadrati sono state 301, oltre il 17% del totale(1.749 transazioni, quasi il 10% dell’intera area “Isole”) contro unamedia nazionale del 8,8%, e superiori a quelle per i locali fino a50 metri quadrati, che hanno rappresentato il12,9%. Nonostante un numero di compravendite in calo a Palermo – meno 1,6% sul quarto trimestre 2022, ma a fronte di una flessione italiana nelle grandi città del 5,6%, con il record di Roma all’11% -, i prezzi al metro quadro molto convenienti rispetto agli altri grandi centri italiani. Questo consenterendimenti per le locazioni sono molto favorevoli. A Palermo questi, in rapporto al costo dell’immobile, superano di slancio il 6% sia per i bilocali che per i trilocali, le tipologie di immobile più comuni. Una percentuale che arriva al9% a Trapani, conCatania che supera il 7%per i bilocali. Gli acquisti delle persone fisiche in Italia nel IV trimestre 2023 hanno riguardato191 mila unità, di cui quasiil 63% è “prima casa”e solo il37% circa è stato acquistato avvalendosi di un mutuo ipotecario, registrando così, per la prima volta, una quota di compravendite con mutuo al di sotto del 40%. Questo è una conseguenza dell’aumento delle compravendite effettuate per “investimento”: il 73,5% delle compravendite ha interessato l’abitazione principale e il19,5%l’investimento. Quest’ultima percentuale è in aumento rispetto a un anno fa, quando era pari al 18,2% Gli acquisti di abitazioni di nuova costruzione rappresentano poco più del 9% del totale, quota ancora in crescita nel 4° trimestre 2023. Leggi anche –Mutui: tassi troppo alti, l’acquisto della casa è rinviato. In Sicilia 1/5 in meno I prezzi delle case sono stabili nella seconda parte del 2023, in particolare nelle grandi città che registrano un +0,1% con alcune realtà in controtendenza: Bari (-2,0%), Genova (-0,6%) ePalermo(-0,4%), Bologna (-0,1%). Milano mette a segno un +0,1%, Roma registra valori stabili. Anche nell’hinterland delle metropoli si segnala una crescita dello 0,1% con quello di Milano che mette a segno l’aumento più significativo (+2,2%) seguito da quello di Verona (+0,9%). L’aumento dei prezzi nei capoluoghi di provincia è in Italia dello 0,1%, condinamiche diverse tra Nord, Centro e Sud Italia: nella prima realtà si segnala un incremento dei valori dello 0,8%, mentre in centro e sud Italia i valori sono in ribasso rispettivamente dello 0,4% e dello 0,6%. Iprezzi delle nuove costruzionicrescono con lo stesso ritmo del semestre precedente: +0,6%. Nell’hinterland delle grandi città l’aumento è dell’1,2%, nei capoluoghi di provincia dello 0,7%. Solo il 6,6% delle compravendite realizzate attraverso le agenzie Tecnocasa ha interessato immobili di classe A e B. Quanto ai tempi di vendita, a gennaio 2024, si attestano intorno a 108 giorni nelle grandi città contro i 104 giorni di un anno fa. La città con tempi più brevi è Bologna (68 giorni), seguita da Milano (72 giorni) ma in entrambe si segnala un peggioramento rispetto a un anno fa. Tempi in leggera diminuzione a Torino, Napoli. Palermo si conferma come la città che ha i tempi di vendita più lunghi: 132 giorni.