Inps, Esonero contributivo da 50mila euro per chi assume donne: come fare

Con il messaggio 13 agosto 2024, n. 2844, l’Inps indicacome fare e i requisitiche le imprese in possesso dellacertificazione di genere, ovvero che si sono impegnate a promuovere la parità di genere nel mondo del lavoro assumendo donne, devono rispettare per accedere all’esonero contributivo. Idatori di lavoro privatiche sono in possesso della certificazione di parità hanno diritto a un esonero dal versamento dei contributi previdenziali dell’1%, con un limite massimo di 50.000 euro annui(art. 5, legge n. 162 del 2021). Ai fini del riconoscimento del beneficio contributivo, la certificazione di parità di genere, rilasciata in conformità alla Prassi UNI/PdR 125:2022 dagli organismi di valutazione accreditati, deve riportare ilmarchio UNIe quello dell’ente di accreditamento. Lacircolare INPS 27 dicembre 2022, n. 137ha precisato che, per accedere all’esonero, le aziende devono presentare domanda all’INPS attraverso lo specifico modulo telematico denominato “PAR_GEN”. In particolare, la domanda deve riportare laretribuzione media mensile globale. Intesa come la media di tutte le retribuzioni mensili corrisposte dal datore di lavoro nel periodo di validità della certificazione.Non quella del singolo lavoratore. Coloro che hanno conseguito la certificazione entro il 31 dicembre 2023, e che abbiano erroneamente compilato il campo relativo alla retribuzione media mensile globale stimata, possono rettificare i dati inseriti. Va considerato però, cherettificacostituisce una nuova domanda dunque quella già presentata va cancellata entro il 15 ottobre 2024. Alla scadenza del termine, gli uffici elaboreranno le domande con stato “trasmessa”, relative a certificazioni conseguite entro il 31 dicembre 2023. Come da circolare 137/2022. Chi invece ha già ricevuto il via dall’Inps per la domanda presentata nel 2022 non deve fare nulla. L’esonero contributivo è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione. Qualora il datore di lavoro non rettifichi la domanda erroneamente presentata entro il termine del15 ottobre 2024, la stessa, qualora ricorrano tutti i requisiti di legge, sarà accolta. L’importo, minore, sarà determinato sulla base della retribuzione media mensile globale stimata erroneamente indicata. L’importo autorizzato sarà comunicato con nota in calce al modulo di istanza online presente all’interno del “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”. I datori di lavoro privati che hanno presentato domanda, indicando erroneamente un periodo di validità della certificazione inferiore a36 mesi, potranno beneficiare dell’esonero per l’intero periodo legale di validità della certificazione stessa, in quanto l’INPS procederà d’ufficio alla sanatoria delle relative domande e al riconoscimento dell’esonero per l’intero periodo spettante.