INPS, pagamenti pensioni azzerati da novembre: inizi a vedere qualcosa da dicembre | Conguagli e trattenute azzerano gli assegni
Pensioni azzerate da novembre (Fonte: Canva) - www.focusicilia.it
Cosa vuol dire che i pagamenti delle pensioni INPS saranno azzerati a novembre per ricominciare a essere totali a dicembre? Facciamo chiarezza in merito.
Quando si avvicina il momento di andare in pensione, i lavoratori sono elettrizzati e non vedono l’ora di dire addio al datore di lavoro, ai colleghi, al mettere la sveglia, al timbrare il cartellino e così via.
Prima di firmare ufficialmente la fine della vostra carriera lavorativa, sarebbe sempre meglio farsi fare un controllo al Caf, in modo da poter sistemare eventuali buchi nella vostra storia lavorativa o assenza di versamenti di contributi, affinché la finestra per voi non dovesse slittare ulteriormente.
Una volta svolte tutte le procedure, i pensionati dovranno decidere se ricevere il pagamento tramite bonifico bancario, o direttamente sul conto delle poste o ancora ritirando in contanti o tramite assegno.
Eppure non tutti lo sanno ma a novembre i pagamenti delle pensioni potrebbero essere azzerati dall’INPS. Probabilmente vedrete l’importo completo da dicembre: ma come mai succede questo? Facciamo chiarezza.
Le novità della Manovra 2026
Prima di procedere con la notizia di apertura, volevamo aprire una parentesi in merito alle ultime notizie che stanno circolando in queste ore sulla Manovra 2026 in merito alle novità pensionistiche. Come leggiamo da tg24.sky.it, potrebbero essere molteplici le tematiche affrontate nel nuovo testo della Legge di Bilancio del prossimo anno. Per avere certezze in merito è meglio aspettare la conferma definitiva che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Per il momento si sta parlando di quell’aumento per l’età pensionabile che sta tenendo tutti in apnea. Secondo quanto avrebbe confermato Giorgetti: “la sterilizzazione è confermata con un mese in più dal 2027 e altri 2 dal 2028. Nel 2027 il Parlamento potrà cambiare le cose ma per adesso restano i due mesi”.
Arrivando quindi nel 2027 ad andare in pensione con 67 anni e un mese di età in merito a quella di vecchiaia e ai 42 anni e 11 mesi per gli uomini e 41 anni e 11 mesi per le donne, per quanto riguarda quella anticipata. Discorso differente nel 2028: 67 anni e 3 mesi per quanto riguarda la pensione di vecchiaia e 43 anni e un mese di contributi per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne. In questo frangente ci sarebbero delle mansioni escluse da questo allungamento come infermieri, insegnanti di scuola dell’infanzia e nidi e così via. Inoltre si parlerebbe di una proroga dell’ape sociale, mentre di Opzione Donna e Quota 103 ancora non se n’è parlato.

Cosa succederà per le pensioni di novembre
In attesa di scoprire quali saranno le conferme in merito alle novità pensionistiche inserite nella prossima Legge di Bilancio 2026, molti si sono chiesti come mai si vocifera che a novembre le pensioni potrebbero essere azzerate, in attesa di quelle complete di dicembre?
Come leggiamo da economymagazine.it, sono molteplici i motivi per cui novembre è sotto i riflettori per quanto riguarda l’argomento pensioni. Il primo motivo riguarda lo slittamento per tutti del pagamento il quale dal 1° novembre i soldi saranno versati dal 3 novembre, poiché il giorno canonico non solo cade di sabato ma anche in un giorno festivo. La mensilità di novembre inoltre chiuderà il conguaglio fiscale inerente all’anno 2024, comprendendo anche le ultime trattenute dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali. Infine nel prossimo mese si chiuderà anche il recupero del bonus che prevedeva la trattenuta di 50 euro al mese per recuperare quei 200 e 150 euro di bonus una tantum. Insomma il prossimo mese per molti pensionati il cedolino potrebbe apparire particolarmente scarno, speriamo quindi che a dicembre, i pensionati potranno ricevere un regalo di Natale anticipato.
