Isola delle Femmine, volontari da tutta Europa per curare il verde della riserva
Trentacinque volontari e volontarie italiani e stranierisaranno impegnati in diversi round da due settimane ciascuno all’Isola delle Femmineper la pulizia e per la cura e la manutenzione del verde, nella piccola riserva lungo la costa palermitana. Non è una risposta alparty che nei giorni scorsi ha generato tante polemiche,ma un’iniziativa ce si tiene da quasi 20 anni, nell’ambito delle attività di volontariato organizzate dallaLipu,Ente gestore dellaRiserva Naturale Orientata,e dall’Associazione InformaGiovani.E anche quest’anno si ripete il sostegno del programma Corpo Europeo di Solidarietà, che finanzia l’organizzazione delle attività. Volontari e volontarie arrivano da 11 paesi diversi oltre che dall’Italia:Ucraina, Portogallo, Francia, Spagna, Bulgaria, Finlandia, Turchia, Polonia, Croazia, Germania, Spagna.Presente sull’isola anche un docente della facoltà dell’Università diKiev, con cui è stata avviata una collaborazione anche per facilitare la partecipazione al progetto didue studentesse della capitale ucraina. Il primo gruppo di 11 volontari e volontarie, alloggiati in uncampeggio del paese,già nella prima mattina di lavoro, ha riempito oltre dieci sacchi di rifiuti nelle zone più basse dell’isola. PerVincenzo Di Dio,direttore della Riserva, ”questi progetti si integrano con l’attività ordinaria di tutela e cura dell’area protetta, istituita nel 1997, supportando il ripristino ambientale. Un lavoro importante che soprattutto in questo periodo dell’anno permette di pulire dalla sporcizia portata dalle mareggiate e da alcunivisitatori poco attenti all’ambiente della Riserva”. Monica Valenti,vicepresidente di Informagiovani, sottolinea l’importanza della dimensione europea di questi progetti. “Grazie al contributo del Corpo Europeo di Solidarietà, questi progetti uniscono l’attività di volontariato, con gli aspetti interculturali dell’incontro fra giovani di diverse nazionalità.Un modo per sviluppare e fare crescere il senso di cittadinanza in chiave europea e rafforzare i legami fra i giovani”. Quest’anno è anche particolarmente significativa lacollaborazione con l’università di Kievdi cui sono presenti un professore (per altro nativo di Isola) e due studentesse: un modo per vivere una esperienza di solidarietà lontana dal teatro del conflitto. PerKatya,che ha 18 anni ed èarrivata in Sicilia tre giorni fa,“prendere parte ad un progetto europeo che unisce la tutela dell’ambiente e il contatto con giovani di altri paesi è per noi un’esperienza importante; grazie a InformaGiovani e alla LIPU, abbiamo l’opportunità divivere alcune settimane di normalità, lontani dalla guerra,in uno splendido contesto naturale dove possiamo anche renderci utili”.