Gli italiani residenti all’estero sono più degli stranieri residenti in Italia. E molti sono siciliani. L’’8,6 per cento dei cittadini regolarmente residenti sono stranieri, 5 milioni, mentre il 9,8 per cento dei cittadini italiani risiedono all’estero (oltre 5,9 milioni). Tra questi, i siciliani sono 815 mila, il 13,7 per cento del totale, il dato più alto d’Italia. Lo afferma il Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes presentato ieri a Roma.
Dalla Sicilia il numero più alto di espatriati
Al 1 gennaio 2023, data a cui si riferisce il rapporto Migrantes, i siciliani iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, erano il 16,8 per cento del totale della popolazione residente nell’Isola, pari a 4 milioni e 800 mila. Gli 815 mila siciliani all’estero sono invece il numero più alto in italia, con la Lombardia seconda regione per numero di iscritti all’Aire (611 mila, il 10,3 per cento del totale), seguita dalla Campania (548 mila) terza con il 9,2 per cento, il Veneto al quarto posto con 526 mila (8,9 per cento del totale). Tra le Regioni con maggior incidenza vi è però il Molise. Nonostante il totale di 95 mila espatriati rappresenti solo l’1,6 per cento del totale, in rapporto alla popolazione (290 mila) si tratta del 32,5 per cento.

Continua l’espatrio da Agrigento: 1.300 in un anno
Il numero più alto di iscritti all’Aire in Sicilia non viene dalle due province più popolose, ovvero Palermo e Catania, rispettivamente a quota 135 mila iscritti, ma da Agrigento: sono 160.068, 1.300 in più dei 159.733 di un anno fa. Un dato in controtendenza con quello nazionale, dove nel corso del 2022 il numero di italiani “espatriati” è stato di 82.014 italiani, in calo del 2,1 per cento rispetto all’anno precedente ovvero 1.767 iscrizioni. E soprattutto nonostante il numero di italiani che scelgano di vivere all’estero sia ormai da un decennio superiore al Nord che al Sud. Lombardia e Veneto – con, rispettivamente, un’incidenza sul totale del 18,8 per cento e dell’11,4 per cento – sono, ancora una volta, le regioni da cui oggi si parte di più. Seguono la Sicilia (8,9 per cento, circa 8 mila in termini assoluti), l’Emilia-Romagna (8,2 per cento) e il Piemonte (7,6 per cento).