La neopresidente di Confindustria Catania Busi: “Sugar tax un macigno”

“Dopo nemmeno 24 ore dalla mia nomina a presidente di Confindustria Catania e dopo averappreso dal ministro Fittoche ci sono pochi marginidi trattativa con Bruxelles rispetto ad una proroga delladecontribuzione Sud, per le imprese arriva anche ilmacigno sugar tax, una tassa iniqua, contro la quale lavoriamo da ben 11 anni, che avrà un impatto devastante su ampi settori dell’economia”. Lo affermaCristina Busi,neo eletta presidente di Confindustria Catania, nonchéproprietaria dell’azienda del settore Sibeg – Coca Cola nella zona industriale etnea, allasua prima uscita pubblicadopo lacerimonia di elezione tenutasi venerdì 10 maggio. Il riferimento è alla tassazione sulle bevande analcoliche che con un emendamento inserito a sorpresa dal governo nel decreto legge Superbonus dovrebbe entrare in vigore dal primo luglio Busi, che è anche vicepresidente con delega alle piccole e medie imprese di Assobibe,fa eco a quanto già dichiarato dal figlio Luca Busi, amministratore delegato di Sibeg-Coca Cola. “Abbiamo sempre collaborato e accettato tutte le richieste dell’attuale governo – prosegue Busi – pur di addivenire a soluzioni condivise ed evitare quella che per il settore bevande sarebbeuna vera catastrofe da Bolzano a Pozzallo. Idanni derivanti dall’introduzione della sugar taxsono enormi:contrazione dei volumi e quindi delle entrate fiscali per lo Stato, licenziamenti, drastica diminuzione della vendita di tutti gli agrumi del Sude quindi vantaggi economici per la concorrenza estera dove la tassa non è dovuta. Pesanti sarebbero le conseguenze per tutta la nostra filiera agricola e gli agricoltori, già profondamente danneggiati da regole europee soffocanti. Chiediamo per questo al governo di individuare subito soluzioni che portino all’immediato rinvio della tassa per arrivare poi ad una sua definitiva cancellazione”.