Sono oltre 10 mila in Italia i terreni agricoli messi all’asta da Ismea, Istituto dei servizi per il mercato agricolo alimentare. L’ente pubblico, dipendente dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), ha deciso di cedere con opzioni di acquisto vantaggiose i beni elencati all’interno della Banca nazionale delle terre agricole (Bta). Si tratta di appezzamenti ormai incolti, in passato gestiti da imprenditori agricoli e poi ritornati all’Istituto per morosità nel pagamento dei mutui, e di terreni di proprietà della Regione siciliana e delle ex province. E la Sicilia è la regione con più possedimenti: sono ben 126, per un totale che supera i 2 mila ettari.
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Mutui agevolati per gli under 41
La cessione avverrà a prezzi calmierati, con una corsia preferenziale per i giovani: mutuo fondiario agevolato del 100 per cento, ripagabile in 30 anni, con opzioni di sostegno economico all’avvio dell’attività per gli under 41 e per l’imprenditoria femminile. Le manifestazioni di interesse si possono già effettuare online, mentre le aste saranno dal 27 aprile a giorno 11 giugno. “Si tratta della conclusione di un percorso virtuoso iniziato qualche anno fa: finalmente lo Stato inizia a fare ordine, è questa è una buona notizia”, afferma Ettore Pottino, presidente di Confagricoltura Sicilia. La Bta, istituita nel 2016, ha già avviato altre aste in passato, ma per la Sicilia è la prima volta con queste modalità, ovvero un’asta con corsia preferenziale per i più giovani. Secondo Pottino “per troppo tempo i terreni sono stati concessi senza una seria vigilanza sul pagamento dei mutui: con i bassi margini dell’agricoltura, molte imprese non riuscivano a venire incontro ai pagamenti accumulati”. Da qualche anno Ismea ha cambiato metodo “in particolare dalla presidenza di Ezio Castiglione nel 2014, si sono avviati fin dalle prime rate saltate dei piani di rientro per venire incontro alle aziende”. E i mutui, se pagati regolarmente, “consentono di poterne erogarne altri, creando un circolo virtuoso, con un ricambio generazionale necessario”.
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Catania provincia con più aste
La provincia siciliana con più aste sarà quella di Catania, con 43 terreni e un totale di 590 ettari. Segue Caltanissetta, con 16 terreni in 595 ettari. Poi Siracusa, con 21 terreni in 185 ettari. Ad Agrigento i terreno all’asta sono 15 per 305 ettari). A seguire Ragusa, con 11 terrani in 188 ettari, mentre a Trapani le aste saranno 10 per un totale di 158 ettari. Solo due le aste a Palermo e per una estensione di soli 13 ettari. I terreni che verranno messi all’asta hanno un’estensione variabile: 8 sono superiori ai 50 ettari, 59 al di sopra dei 10, e i restanti 59 hanno estensioni inferiori. Il parametro della dimensione, in una regione caratterizzata da una presenza di microaziende agricole a conduzione familiare che non vanno oltre l’autosostentamento, non è l’unico da considerare per valutare l’avvio di una attività redditizia. “Bisogna distinguere dal tipo di attività produttiva: i terreni a semina e i pascoli richiedono grandi estensioni, mentre per agrumeti e uliveti bastano pochi ettari per avviare una startup”, conclude Pottino.