Nella Catania primaverile, meta privilegiata di comitive di turisti stranieri, manca a oggi un elemento: i mercatini artigianali. Gli stessi sono stati una presenza costante del centro cittadino, anche nel periodo della pandemia. La loro assenza, secondo l’organizzatrice di eventi Olga Scaglione, non fa altro che danneggiare artigiani e turisti, “costretti ad andare altrove”. Altri luoghi siciliani, ma a maggiore vocazione turistica, o semplicemente attenzione per le istanze dei piccoli artigiani, come “Noto, Marzamemi e Ortigia”. In queste città Scaglione, con la sua associazione chiamata “Ti ci voglio portare”, ha organizzato degli eventi con un filo conduttore, il Barocco, che a Catania sarà invece appannaggio non di una strada pubblica, ma di un cortile, specificamente quello di palazzo Minoriti dal 7 al 11 di aprile.
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L’avviso pubblico che manca
“Fino a quando si dovranno cercare alternative alle strade e piazze del nostro centro storico? Dobbiamo attendere veramente che si costituisca la nuova giunta?”, chiede Scaglione, che è anche vicepresidente di Unoe, Unione nazionale organizzatori eventi. “Organizzatori ed hobbisti – prosegue – godevano di un avviso pubblico con un calendario di mercatini, avendo così la possibilità di pianificare il loro lavoro ed accogliere al meglio centinaia di turisti in visita nel centro storico. La situazione attuale invece vede un immobilismo totale degli uffici comunali Attività Produttive. Pasqua è arrivata e nessun mercatino sarà allestito nelle storiche piazze e traverse”. Una situazione ben diversa da quella di un anno fa. “A vantaggio della memoria – prosegue Scaglione – ricordiamo che fino a quando negli uffici delle Attività Produttive di Catania c’era un direttore a tempo pieno ed un assessore preparato e sempre presente, ad aprile il centro storico si riempiva di casette in legno traboccanti di prodotti artigianali per finire ad ottobre. Regnava quella che troppo spesso viene disattesa, ovvero la programmazione”. Un paradosso dunque, che vede nel migliore periodo per il turismo e per le ricadute sul territorio esclusa una categoria che di solito ne è protagonista esclusa nella seconda città siciliana.