Anche per il 2023 confermato il bonus una tantum di 550 euro in favore dei lavoratori part-time del settore privato. È il decreto Anticipi, ovvero il decreto legge n. 145 del 18 ottobre 2023 che conferma l’indennità anche per l’anno in corso. Inoltre specifica che l’indennità 2022 è riconosciuta ai titolari di tutti i rapporti di lavoro part-time (verticali, misti o orizzontali) purché caratterizzati da una sospensione ciclica dell’attività lavorativa di almeno un mese continuativo, complessivamente non inferiore a sette settimane e non superiore a 20 settimane.
Domande dal 13 novembre al 15 dicembre
I lavoratori part-time possono presentare domanda per ottenere il bonus da 550 euro dal 13 novembre al 15 dicembre 2023 attraverso il servizio dedicato, dopo essersi autenticati con la propria identità digitale. La prima introduzione della misura è nel decreto Aiuti e prevedeva un bonus in riferimento al periodo lavorativo 2021. Adesso è stata per il 2022, il riconoscimento di una indennità una tantum di 550 euro ai dipendenti privati titolari, nel 2021, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale e in possesso di specifici requisiti. Oltre la conferma della misura, si legge sulla comunicazione di Inps, viene anche ampliata la platea degli aventi diritto all’una tantum per il 2022 e per il 2023.
Requisiti minimi
Non possono accedere alla misura i lavoratori che hanno un altro rapporto di lavoro
dipendente diverso da quello a tempo parziale ciclico, o che siano percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) o, ancora, se si è titolare di un trattamento pensionistico diretto. Considerato il sistema di accredito contributivo previsto per la generalità dei lavoratori dipendenti, Inps precisa inoltre che per periodo continuativo di un mese si intende un arco temporale pari a quattro settimane (parametrato in giornate per gli assicurati del Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo per i quali l’accredito è espresso in giornate).
Per maggiori informazioni leggi il messaggio diramato da Inps il 10 novembre 2023, n. 3977.