“Risanare le perdite diventa difficile”. Secondo il presidente Fiavet Sicilia, la federazione delle agenzie di viaggio afferente a Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi, la situazione è difficile. Neanche le due misure governative dedicate – Decreto Ristori e contributo a fondo perduto del Mibact, sono sufficienti. Il primo dà contributi troppo ridotti rispetto al mancato fatturato, il cinque per cento della media annuale che Ciminnisi definisce “palliativo”, il secondo ha visto in pagamento solo una tranche a gennaio e si attende ancora il completamento dei pagamenti. Qualcosa invece sembra muoversi positivamente con la misura regionale See Sicily. La crisi economia del settore turismo è notevole. Istat parla di milioni di turisti in meno nel corso del 2020 e così le perdite economiche.
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Gite scolastiche
La biglia sul piano inclinato ha iniziato ad andare giù un anno fa con il blocco delle gite scolastiche, per molti core business della propria società. Da allora le agenzie di viaggio non hanno fatto altro che rimborsare chi ha dovuto rinunciare al viaggio organizzato. E proprio in riferimento ai viaggi scolastici Fiavet ha creato un gruppo di lavoro dedicato e ha fornito al ministero una linea guida. La prima richiesta riguarda l’esclusione del turismo scolastico dal codice degli appalti. È definito “improprio” perché “si tratta di un settore in cui i finanziamenti pubblici non esistono, sono le famiglie che finanziano le gite”.
Ministero del Turismo
Per risolvere i problemi del comparto sono anni che si invoca un ministero del Turismo. Adesso che c’è Fiavet si dice comunque soddisfatta a metà. “Siamo contenti di avere il Ministero ma non siamo contenti del Ministro” dice Ciminnisi. A Massimo Garavaglia viene imputata la colpa di “non conoscere, molto spesso, l’argomento a cui si sta approcciando”. Nel suo nuovo ruolo di vice presidente nazionale, attivo a partire dal prossimo 16 aprile, Ciminnisi vuole impegnarsi anche a fare da pungolo e da sostegno al nuovo ministero. Il settore avrebbe bisogno anche di una revisione istituzionale. “La normativa che regola le agenzia di viaggi è un regio decreto del 1936. Abbiamo presentato una bozza di legge nuova che deve affrontare l’iter legislativo. Speriamo di averla entro la fine dell’anno”.
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See Sicily
Se gli interventi a livello nazionale non sono valutati positivamente cambia tutto, o quasi, quando si parla delle misure a livello regionale. C’è See Sicily, che prevede che la Regione siciliana acquisti i servizi che offre la filiera del turismo, ma anche l’appena approvata abolizione della tassa governativa per le agenzie di viaggio. Tutte misure che Ciminnisi considera un vero aiuto, non solo per le agenzie di viaggio, ma per tutta la filiera. “Sono circa 450 su 880 le agenzie che hanno fornito servizi, in particolare ognuna di queste ha preparto 150 escursioni di quattro ore. Adesso stiamo aspettando la pubblicazione del bilancio da parte della Regione e le verifiche relative al codice degli appalti così da potere procedere alla emissione della fattura e quindi al suo saldo”. La misura piace molto a Fiavet anche perché non riguarda solo l’oggi ma sarà attiva fino al 2023. Il bando sarà presto riaperto e anche chi non ha partecipato alla prima fase può proporre nuovi servizi.
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Estate 2021 non proprio positiva
Anche quest’anno la Pasqua è stata blindata e le speranze degli operatori del settore di organizzare qualcosa si sono spente davanti alle restrizioni governative. Le polemiche che hanno guardato alla possibilità di andare all’estero ma non di spostarsi da una regione a un’altra sono quasi inutili per Ciminnisi “perché i numeri sono molto piccoli”. Il vero nodo riguarda la stagione estiva alle porte. Non si ha ancora contezza di quando e come avviare la programmazione. Le difficoltà sono ancora tante e il presidente regionale Fiavet pensa che “avremo una stagione come quella del 2020”. L’unica via d’uscita che vede è nei cosiddetti corridoi internazionali “che portino turismo nuovo. Ci accontenteremmo anche solo di quello europeo”, dice.
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La concorrenza sleale degli abusivi
Ancora prima di lottare contro il Covid-19 e con tutte le conseguenze ad esso collegate, i titolari delle agenzie di viaggio hanno sempre subito la concorrenza sleale di chi non ha i titoli per organizzare viaggia agli altri. Si contano circa 38 mila abusivi su 10 mila autorizzati per un giro d’affari intorno ai due milioni di euro. Un problema lontano che non ha una semplice e immediata soluzione, “anche perché occorre valutare che tipo di abuso e in cosa consiste”. A questo va aggiunto che le forze dell’ordine non riescono sempre a intervenire. Fiavet comunque propone una soluzione: creare la polizia turistica. “Nuclei speciali che sappiano come affrontare il problema”.