Le città in Sicilia hanno bisogno di più alberi. Il Mase finanzia la forestazione

Lecittà metropolitanedellaSicilia(ma non solo) hanno bisogno di piùalberi. Il motivo è semplice. Aiutano a contrastare l’inquinamento, quindi mitigano gli effetti delcambiamento climatico, abbassando latemperatura sulle strade. Ristabiliscono un equilibrio tra verde urbano e cemento. IlPnrrprevede fondi per la realizzazione di“foreste urbane”e per il ripristino del verde all’interno delle città. Alcuni centri stanno già sfruttando i fondi. IlMinistero dell’Ambienteha comunicato un nuovo investimento da113 milioni di euro chefinanzierà altricinquantadue progetti di forestazione, con cui saranno messi a dimora oltre2,5 milioni di nuove piantein quattordici centri. Per un intervento su circa2500 ettaridi territorio nazionale. Catania,PalermoeMessinasono le città capoluogo che, nelle statiche riprese dal Mase (2018) mostrano il maggior indice pertraffico veicolare. In tutte e tre le città metropolitane è pari a 1,3.Napoliha lo stesso dato, mentreMilano,Roma,Genova,Barisi fermano ad 1,2. In Sicilia il rapporto con il verde urbano non è positivo in due capoluoghi su tre. Catania mostra i dati peggiori, solo il29 per centodella superficie è coperta da verde. La metà del territorio etneo ha una “copertura arborea” compresa tra il20 e il 40 per centoo tra lo0 e il 20 per cento. Solo in coincidenza con le zone diGiarre,Acireale, una piccola parte diBronte,AdranoeMascaluciala statistica sale ad una copertura del40 – 60 per cento. Sono peggiori i dati diPalermo. Oltre la metà della città metropolitana ha una copertura a verde compresa tra lo0 e il 20 per cento. Solo piccoli spazi corrispondenti a Palermo città,Partinico,Collesano,Gratteri,Geraci,Palazzolo Adrianosalgono a ad una copertura20 – 40 per cento. Nel capoluogo solo il 22 per cento di territorio è a verde. Decisamente diverso il dato diMessina, dove, al contrario, solo in prossimità di Messina città e aCastel di Lucio,TusaeCapizzi, la “copertura arborea” si ferma al20 – 40 per cento. Tutto il resto del territorio è divisa su una presenza di verde tra il40 e il 60 per centoe tra il60 e l’80per cento, in particolare aSanto Stefano di CamastraeCapo d’Orlando,BroloeSant’Angelo di Brolo. Così il45 per centodella città metropolitana è coperta. Ilpiano di forestazionepromosso dalMase, da attuarsi con interventi dirimboschimento, si articola in 6 fasi operative. Vanno dall’individuazione esceltadelle aree da forestale fino almonitoraggioe allamanutenzione degli impianti. Gli interventi vengono realizzati o su superficie minima della proposta progettuale. Dove ciascuna proposta di forestazione, da attuarsi con rimboschimenti, deve fare riferimento a un’area complessiva di almeno 30 ettariin un contesto urbano e periurbano, e di almeno50 ettari in ambito extraurbano. I singoli progetti possono fare riferimento ad aree non contigue purché strutturalmente e funzionalmente integrati in un progetto unitario. Inoltre su superficie minima di un’area che ospita unsingolo intervento. Nel caso di progetti urbani e vicini alla città i 30 ettari possono essere determinati dapiù aree da forestare di dimensioni non inferiori a 3 ettari. Nel caso di interventi di forestazionefuori dalla cittài50 ettari si possono raggiungere conunità di forestazione non inferiori a 10 ettari. La messa a dimora di6,6 milioni di alberiè prevista attraversodue fasi realizzative, una al2022per1.650.000 alberi, e l’altra per il2024con i restanti4.950.000 alberi, per le quali sono previsti330 milioni di euro per le Città metropolitane. Per la realizzazione della prima fase (1.650.000 alberi) ogni Città metropolitana dovrà presentare un numero minimo di5 proposte progettuali che prevedano in totale la forestazione attraverso rimboschimenti di almeno 150 ettari.La fattibilità dell’intero Investimento, così come la fattibilità degli obiettivi emersi dallaStrategia Nazionale della Biodiversità 2030e dallaCOP26è evidentemente legata alladisponibilità delle aree.