Le docce diventano a pagamento. Novità per l’estate a Ragusa

IlComunesta procedendo all’installazionedelledocce pubblichenelle zone dimareaRagusa. Gli impianti di prova sono stati già installati. Il servizio costerà “pochi centesimi” e servirà ad evirare gli sprechi. Su l’ingresso delle docce a pagamento a Marina di Ragusa e nelle altre frazioni sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Mario D’Astae quello alleFrazioni Andrea Di Stefano. In un periodo dirazionamenti dell’acquaè bene essere parsimoniosi. L’assessore all’Ambiente D’Asta ha fatto leva su questo aspetto, spiegando come: “A tutti è capitato di vedere, e anche spesso, scene di utilizzoinopportunodelledocce pubbliche. Sprechi che diventano tanto piùodiosimentre diversi comuni siciliani si trovano già costretti a razionare l’acqua”. Gli sprechi, ha continuato D’Asta: “hanno uncosto a carico di tuttii ragusani, sia di chi ne usufruisce e sia di chi no”. Far pagare le docce per l’assessore ha anche lo scopo di “educarei fruitori econtrastaregli sprechi tramite unmeccanismo a tempo. Nei prossimi giorni proseguiremo con le installazioni dando tutte le informazioni in merito all’utilizzo”. L’assessore alle frazioni, Andrea Distefano, ha considerato una scelta sempre più diffusa tra i comuni siciliani, quella dell’installazione di docce a pagamento sullespiagge. L’obiettivo primario a Ragusa “non è certamente quellodifare cassa con le docce, ma di educare. Riteniamo che sia corretto che chi usufruisce di un servizio lo paghi e lo utilizziresponsabilmente“. Distefano ha citato “tantiresidenti di Marina di Ragusa, che mi hanno spesso parlato di quanto triste sia assistere a certi sprechi”. La decisione dell’amministrazione sarebbe quindi da considerare unarisposta alle richieste dei cittadini, Distefano ha precisato che non saranno sviluppate app per l’utilizzo delle docce, perchè l’uso dellosmartphonein spiaggia può risultare scomodo e poco sicuro. Il Comune ha promesso l’adozione di sistemi altrettanto semplici cometessereobraccialetti prepagatiacquistabili in loco”.