L’economia italiana rallenta ancora. Pil -0,4% nel secondo trimestre 2023
Il Pil italiano cala più delle attese, e l’economia del paese ne risente. Nel secondo trimestre di quest’anno il prodotto interno lordoè sceso dello 0,4 per cento. Da principio, l’Istat aveva previsto una diminuzione dello 0,3 per cento. Uno 0,1 per cento che può sembrare poco, ma che fa una certa differenza per la situazione economica italiana.Calano anche le importazioni e le esportazioni, entrambe in misura pari allo 0,4 per cento. Le ragioni della flessione del Pil vanno individuate, a detta degli esperti dell’istituto nazionale di statistica, nelladiminuzione della domanda interna. In termini economici, ciò corrisponde alla spesa effettuata dagli agenti economici residenti in un Paese (persone, imprese e governo), in beni e servizi sia di consumo che di investimento, durante un certo periodo di tempo. In altre parole,l’Italia spende poco per l’Italia. Leggi anche –Pil pro-capite: in Sicilia in tutte le nove province è sotto ai 20 mila euro Secondo idatiIstat nel secondo trimestre di quest’anno si registranoandamenti negativi(rispetto al trimestre precedente del 2023) per il valore aggiuntodell’agricolturadell’1,3 per cento, per quellodell’industriain senso stretto dello 0,9 per cento,delle costruzionidel 3,2 per cento,del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazionedello 0,4 per cento, delleattività finanziarie e assicurativedello 0,1 per cento e delleattività professionalidell’1,2 per cento. Stazionario il valore aggiunto del comparto dell’amministrazione pubblica, difesa, istruzione e sanità.In crescita quello delle attività artistiche, di intrattenimento e degli altri servizi del 2 per cento, delle attività immobiliari dello 0,2 per cento e dei servizi di informazione e comunicazioni dello 0,9 per cento. Leggi anche –Economia: la Sicilia sta in piedi sui mattoni. Il Nord-est l’area più ricca Nel periodo che va da aprile a giugno 2023 il Pil è cresciuto, rispetto ai 3 mesi precedenti di questo stesso anno, dello 0,6 per cento negliStati Uniti, dello 0,5 per cento inFranciaed è rimasto stabile inGermania. Invece, rispetto al periodo che comprende aprile, maggio e giugno del 2022, in questo secondo trimestre 2023 si è registrata una crescita del 2,6 per cento negli Stati Uniti e dello 0,9 per cento in Francia. Al contempo, si registra una diminuzione dello 0,1 per cento in Germania. Nel complesso,il Pil dei paesi dell’area euro è cresciuto dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,6 per cento nel confronto con il secondo trimestre del 2022.