Legge di stabilità impugnata, Cgil e Fp: penalizzati precari e pubblici dipendenti

“L’impugnativa della legge regionale di stabilità è un colpo di mannaia su precari e dipendenti pubblici”. Lo scrivono in una nota congiunta i segretari generali della Cgil Sicilia e della Funzione pubblica regionale, Alfio Mannino e Gaetano Agliozzo. “Si mettono in discussione le assunzioni sul personale della sanità impegnato nell’emergenza Covid, si blocca il percorso di stabilizzazione dei lavoratori Asu, si complica la trattativa con l’Aran per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali. La Regione poteva certo fare meglio, mettendo in sicurezza questi settori con provvedimenti adeguati. Stato e Regione devono comunque ora fare in modo che si giunga a una soluzione”. “Pur nella ristrettezze di bilancio”, affermano, “non sono state evidentemente operate le scelte giuste sia sotto il profilo economico che normativo, visto che lo Stato solleva anche in più casi conflitti di attribuzione. Il risultato”, continuano Mannino e Agliozzo, “è che verrà penalizzato chi come il personale della sanità ha consentito che fosse fronteggiata la situazione di emergenza che si é proposta, chi come gli Asu, molti dei quali impegnati nei siti culturali, di fatto contribuisce al funzionamento dei comuni, chi come i dipendenti regionali si spende per il funzionamento della macchina amministrativa ed altri precari”. Cgil e Funzione pubblica auspicano che “si giunga in tempi brevi a una soluzione che eviti un ulteriore terremoto per un mondo del lavoro come quello siciliano in profonda crisi”.