Libri scolastici 2025, con questo trucco sono quasi GRATIS | Ti aiuta il Governo, questa la procedura da fare

Libri gratis - Fonte Pexels - Focusicilia.it
Il ritorno a scuola è più caro che mai, ma una nuova misura potrebbe cambiare tutto.
Con l’inizio di settembre, per milioni di famiglie italiane scatta ufficialmente il conto alla rovescia per il nuovo anno scolastico.
Un momento importante, fatto di emozioni, attese e sfide ma anche di spese che purtroppo si fanno sempre più pesanti.
Tra libri, zaini, quaderni, astucci, penne e altri accessori, la lista della spesa per la scuola diventa ogni anno più lunga e più costosa.
Ma c’è una notizia che potrebbe alleggerire e non poco, il carico economico delle famiglie italiane. Il Governo infatti, sta valutando una nuova misura che se approvata, sarà un supporto concreto in questo momento.
La proposta del Governo, requisiti e importo
Con la Legge di Bilancio 2025 ormai in preparazione, tra le ipotesi allo studio spicca quella di inserire una nuova detrazione fiscale che permetterebbe alle famiglie di scaricare il 19% delle spese sostenute per libri scolastici e materiale di cancelleria** nella dichiarazione dei redditi. In pratica, i genitori (o gli studenti maggiorenni) potranno indicare nel Modello 730 le spese per: Libri scolastici e testi obbligatori; Quaderni, penne, astucci e articoli di cancelleria; Zaini, diari e accessori strettamente legati alla frequenza scolastica.
Come per le detrazioni già esistenti, anche in questo caso lo sconto fiscale sarà pari al 19% della spesa sostenuta, con la possibilità di recuperare parte dei costi nel momento della dichiarazione. La detrazione non sarà però automatica e potrebbero essere previsti due limiti principali: Limite ISEE, la misura potrebbe essere riservata ai nuclei familiari con redditi medio-bassi, per garantire un aiuto mirato a chi ne ha più bisogno; Tetto di spesa massimo: l’importo detraibile potrebbe essere soggetto a un limite, differenziato in base al grado scolastico (elementari, medie, superiori), per evitare abusi e rendere la misura sostenibile. Se confermata, l’agevolazione sarà inserita nella prossima Legge di Bilancio ed entrerà in vigore già per l’anno fiscale 2025, permettendo alle famiglie di beneficiarne nella dichiarazione dei redditi del 2026.
Altre agevolazioni
Questa possibile novità si aggiunge a un pacchetto di agevolazioni già previsto per chi ha figli a scuola. Attualmente, è possibile portare in detrazione il 19% delle seguenti spese: Tasse di iscrizione e frequenza; Servizio mensa scolastica; Contributi volontari e liberalità richieste dalla scuola; Attività integrative pre e post scuola; Gite scolastiche e viaggi d’istruzione; Attività extracurricolari e ampliamento dell’offerta formativa; Assistenza educativa e durante i pasti. Il tetto massimo di spesa detraibile è di 800 euro per ciascun figlio iscritto a scuola (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado), il che permette di ottenere uno sconto fiscale massimo di 152 euro per studente.
Le detrazioni fiscali scolastiche non si fermano qui. Altre misure già in vigore includono:Asili nido: detrazione del 19% fino a 632 euro per figlio (pari a un massimo di 120 euro l’anno); Università pubbliche: detrazione del 19% sull’intero importo delle tasse universitarie e contributi; Università private: detrazione del 19% entro un limite fissato annualmente dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca);Licei musicali e conservatori: bonus del 65% per l’acquisto di strumenti musicali, fino a 2.500 euro di spesa;Studenti con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento): detrazione del 19% senza limiti di spesa, per strumenti didattici e supporti compensativi.