Truffa escort online (Pixabay) Focusicilia.it
Un finto annuncio d’incontri, una donna complice e un “marito” pronto a colpire: la nuova frontiera delle truffe erotiche online.
Sembrava un normale appuntamento, un gioco di seduzione nato sul web.
Ma dietro la voce suadente che proponeva un incontro a pagamento si nascondeva una trappola perfetta.
Un finto annuncio, una donna complice e un “marito geloso” pronto a irrompere per minacciare e derubare.
Lo schema, studiato nei minimi dettagli, ha già mietuto diverse vittime in più città. Un copione che unisce tecnologia, inganno e violenza, e che rivela quanto sia facile cadere in rete quando il desiderio offusca la prudenza.
Tutto comincia con un annuncio pubblicato su siti d’incontri. Il testo è invitante, le foto ammiccanti, il numero sempre diverso ma la voce all’altro capo del telefono è sempre la stessa: una donna capace di mettere a proprio agio chiunque. Dopo una breve conversazione, l’appuntamento viene fissato in un appartamento riservato.
L’uomo entra, paga in anticipo, e viene accompagnato in camera da letto. Poi la scena cambia improvvisamente: da dietro una porta o da un armadio compare un uomo furioso che si presenta come il marito della donna. Urla, minacce, violenza. Le vittime, terrorizzate, spesso scappano lasciando dietro di sé soldi, telefoni e vestiti. In altri casi vengono costrette a consegnare tutto ciò che hanno con sé, fino all’auto parcheggiata fuori.
Secondo le indagini, questo tipo di truffa delle escort si ripete con modalità quasi identiche: finti annunci erotici, una donna che fa da esca e un complice che irrompe fingendo di difendere l’onore ferito. Cambiano i luoghi e i numeri di telefono, ma il copione resta lo stesso. Un inganno costruito per umiliare e spaventare, sfruttando la vergogna delle vittime per evitare denunce. In alcuni casi, i responsabili hanno messo in atto anche rapine, minacce e addirittura finti posti di blocco fingendosi Forze dell’ordine. Le condanne già inflitte confermano la gravità dei reati: rapina aggravata, truffa, violenza privata e percosse.
Un caso emblematico che dimostra come la vulnerabilità online possa tradursi in rischio concreto, e quanto l’imbarazzo sia ancora la barriera più alta tra giustizia e verità. La raccomandazione che viene spontanea, è quella di non fidarsi di annunci anonimi o pagamenti anticipati. Usare solo piattaforme certificate, verificare identità e luoghi, e avvisare sempre qualcuno di fiducia: la prevenzione resta la difesa più efficace contro le trappole dell’intimità online
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