L’INPS emette la circolare, dal 1 del mese € 603, sul Conto Corrente | La domandina è semplice da compilare

Conto conrrente (Canva) - Emmepress
Arriva un’importante novità da segnare sul calendario: grazie all’INPS, arrivano 603 euro sul conto. Cosa sapere
A quanto pare, l’INPS ha emesso una nuova circolare che prevede l’accredito di 603 euro sul conto corrente a partire dal primo del mese.
Per riceverli basta presentare una semplice domanda, facile da compilare e accessibile a tutti.
Si tratta di un’opportunità da non lasciarsi scappare.
Non resta chiaramente che scoprire chi può richiederla e come fare.
L’INPS è stato chiaro: dal 1º del mese ti arrivano 603 euro
Con una nuova circolare, l’INPS ha comunicato ufficialmente che a partire dal primo del mese sarà disposto un accredito di 603 euro direttamente sul conto corrente dei beneficiari. L’importo sarà versato in maniera regolare a chi presenterà la domanda secondo le modalità indicate. Nessuna procedura complicata: la richiesta è semplice da compilare e non richiede particolari competenze. Si tratta di una misura già operativa, resa nota attraverso i canali ufficiali dell’ente. L’erogazione è prevista per chi rispetta determinati requisiti, ma la soglia è ampia e accessibile.
L’INPS ha ribadito che l’accredito sarà automatico una volta completata la procedura e che non sono previsti lunghi tempi di attesa. La comunicazione ha già suscitato grande interesse tra i cittadini, che in molti casi si stanno attivando per non perdere l’opportunità. Ma chi può effettivamente accedere a questo versamento? Qual è la finalità della misura? E in cosa consiste la “domandina”? Non resta che scoprirlo in modo dettagliato.

Ecco come fare richiesta e cosa sapere
L’accredito comunicato dall’INPS a partire dal primo del mese si riferisce all’aumento dell’assegno di invalidità, stabilito dalla recente sentenza della Corte costituzionale. Da luglio 2025, infatti, anche le pensioni d’invalidità calcolate con il solo metodo contributivo non possono più scendere sotto l’importo minimo di 603,40 euro al mese. Un passo avanti importante sul piano dell’equità sociale, che garantisce maggiore tutela ai lavoratori colpiti da invalidità permanente.
La novità si affianca a un’altra misura significativa: i contributi utili per ottenere la pensione d’invalidità potranno ora includere anche quelli da lavoro autonomo o da gestione separata, permettendo a molti di raggiungere i requisiti richiesti (cinque anni totali, di cui tre negli ultimi cinque). In questo modo, il sistema previdenziale si adatta finalmente alla realtà lavorativa più frammentata di oggi. L’assegno ordinario d’invalidità resta invece una misura ponte, valida anche per chi lavora. Dunque, la somma di 603 euro esiste davvero, ma riguarda i titolari di prestazioni d’invalidità e non si applica a tutti indistintamente.