Luce, quanto costi: a luglio fine mercato tutelato. Tanti non sanno cosa fare

Si fa presto a dire fine delmercato tutelato dell’energia:a una manciata di giorni dallascadenza del 30 giugno,milioni di utenti italiani non sannocosa fare per il futuro della propria bollettadella luce. Quattro milioni e mezzo “dichiarano di non sapere se il loro contratto sia inregime tutelatoo nelmercato libero“, mentre 11 milioni “nemmeno sanno del termine del regime di maggior tutela”. È quanto emerge da una ricerca commissionata dalportale specializzato Facile.itagli istitutimUp ResearcheBilend.Circa un consumatore su quattro, scrivono i tecnici, non è pronto a gestire il passaggio al libero mercato. La situazione è più grave per alcune categorie. “I meno informati in merito allafine del regime di maggior tutelasono risultati essere gliunder 34,tra i quali la percentuale supera il 36% e i residenti delCentro Italia(33%)”. Eppure primo luglio tutti dovranno rivolgersi a uno degli operatori del libero mercato per lafornitura di energia.In alternativa, la legge prevede un “cuscinetto”, ilSistema di tutele graduali. Leggi anche –Energia green, la concorrenza alla Cina parte da Catania con 3Sun e St Chi decide di non decidere, infatti, verrà assegnato aoperatori scelti attraverso concorso,che forniranno il servizio a un prezzo indicizzato alcosto delle materie primema garantito daArera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.Per la Regione siciliana, si tratta di Edison Energia S.p.A. nelle province della parte orientale dell’Isola,Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa.Per quelle della parte occidentale,Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani,il servizio sarà gestito da A2A Energia S.p.A. IlSistema di tutele gradualisarà in vigore dal primo luglio 2024 fino al 31 marzo 2027, e come spiega Arera servirà ad “accompagnare ilpassaggio al mercato libero“. Questione di tempo, insomma. Il mercato tutelato rimarrà soltanto per i cosiddetti “vulnerabili”, permotivi economici, geografici, di salute o d’età.La norma infatti salvaguarda coloro che “versano in gravi condizioni di salute, tali darichiedere l’utilizzo di apparecchiaturemedico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica, o con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92“. Leggi anche –Rinnovabili, senza infrastrutture energia “bloccata” in Sicilia Ilmercato tutelato in scadenza il 30 giugno, dicono da Arera, prevedeva “servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale concondizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità”.Un prezzo calmierato, insomma, per “proteggere” i consumatori dalle oscillazioni. La misura risale al lontano 2007, ma ha avuto un forte impatto soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da un’impennata dei prezzi,a causa dell’inflazione e delle tensioni internazionali, a cominciare dallaguerra tra Russia e Ucraina.A novembre dello scorso anno il governo Meloni, con il decreto Energia, ha deciso la fine della tutela, prosegue l’Autorità di regolazione dell’energia,“con il mercato libero che nella generalità dei casi rimarrà l’unica modalità di fornitura”. Il passaggio è iniziatonei mesi scorsi per altre categorie.L’Autorità infatti sottolinea che “per le microimprese di energia elettrica ilservizio di maggior tutelasi è concluso ad aprile 2023″. Mentre per le piccole imprese “era già terminato nel 2021”.Tra pochi giorni toccherà a tutti gli altri. Leggi anche –Energia, in Italia solo il 19% prodotta da rinnovabili: tra le ultime in Europa Sonograziati dal mercato liberoanche coloro che “hanno un’utenza di emergenza a seguito dieventi calamitosi,hanno un’utenza in un’isola minorenon interconnessao hanno un’età superiore ai 75 anni“. Per gli altri dal primo luglio cambierà tutto, ma come detto molti non sono pronti. In particolare neicentri di medie dimensioni,dove dichiara di non essere informato il 29% degli utenti. La quota scende nellegrandi città(26%) e neipiccoli comuni(23%). Tra chi è al corrente, invece, “quasi tre milioni non hanno ancora deciso“. Si tratta di circa il 10% del totale, quota che sale al 16% per gli utenti tra55 e 64 anni.Tra chi ha scelto, il 23% si è “rassegnato” al mercato libero. Più del 50%, invece, intendeapprofittare del Sistema a tutele graduali.“La tariffa non è ancora nota, ma sappiamo già che avrà uno sconto di circa 100 euro rispetto all’attuale prezzo”, spiegaSilvia Rossi,direttore commerciale utilities diFacile.it.“È fondamentale garantire che i consumatori ricevanoinformazioni chiare e tempestiveriguardo allemodifiche contrattualie che siano protetti contro pratiche commerciali scorrette”, dichiaraIvano Giacomelli,segretario Nazionale di Codici.