Maturità 2024 a luci infrarosse? Non si può: sono tra i divieti, come il cellulare

Maturità 2024 a luci infrarosse? Non si può: sono tra i divieti, come il cellulare

Mancano due settimane alla “notte di lacrime e preghiere”, per citare una famosa canzone dedicata agliesami di maturità.Arrivano le ordinanze ministeriali per regolamentare tutto: ci sono le cose che si possono fare, si devono fare e soprattutto che non si possono fare. Le date segnate sul calendario di centinaia di migliaia di studenti sono due, indicate nell’ordinanza 55/2024del ministero dell’Istruzione: 19 giugno per laprima prova,20 giugno per laseconda.Negli istituti che seguono i percorsiEsaBac,cioè ildoppio diploma italo-francese, o hanno indirizzi di lingua cinese, spagnola e tedesca ce ne sarà anche unaterza,il 25 giugno. In tutte le prove, gli studenti dovranno seguire regole precise,daldivieto di utilizzo del cellularea quello più curioso diapparecchi a luce infrarossa.Quanto ai colloqui orali, le date verranno stabilite dalle singole commissioni. La maturità 2023/2024 potrebbe esserel’ultima con le “vecchie” regole.In Parlamento infatti è in corso di approvazione lariformaproposta dal ministroGiuseppe Valditara.Tra i punti principali, come spiegato in unprecedente articolo,il valore delvoto in condottanel calcolo dei crediti e ildebito in educazione civica. Leggi anche –Scuola, governo Meloni “finanzia di più le paritarie”. Studenti in piazza Lamaturitàsi svolgerà facendo attenzione a rispettare precise regole di comportamento, chiarite dal Ministero con unanota del 30 maggio scorso.L’obiettivo è quello di sempre: impedire ai maturandi di copiare. Per questo “è assolutamente vietato, nei giorni delleprove scritte,utilizzare a scuolatelefoni cellulari,smartphoneesmartwatchdi qualsiasi tipo”. Il divieto riguarda anche “dispositivi di qualsiasi natura e tipologiain grado di consultare file, inviare fotografie e immagini“, compresi “palmari o personal computer” nonché “apparecchiature aluce infrarossa o ultravioletta”. In caso di trasgressione, si precisa nella nota, “è prevista l’esclusione da tutte leprove di esame“. Per maggiore sicurezza, inoltre, durante gli esami è previsto un “utilizzo ristretto dellarete internet” nelle scuole. Il collegamento saràlimitato “ai computer dei dirigenti“, mentre verrà disattivato “in tutti gli altri computer presenti all’interno delle sedi scolastiche”, onde prevenire eventuali “scappatelle”. Leggi anche –Energie per la scuola: giovani appena diplomati lavorano con Enel La circolare non si limita a fissare idivieti per gli studentima detta ancheregole stringenti per le scuole.Per esempio è previsto che le prove si svolgano “in locali pienamente idonei allo svolgimento degli esami, sotto il profilo dellasicurezza,dell’agibilitàe dell’igiene“. Se tali luoghi non fossero disponibili, “si dovrà procedere in tempo utile al reperimento dialtri ambienti,anche appartenenti ad altre istituzioni scolastiche”. Sul piano tecnico, “i locali stessi dovranno essere attrezzati confotocopiatrici perfettamente funzionanti“, e ai Commissari dovrà essere garantita “la presenza e la collaborazione delpersonale amministrativo, tecnico e ausiliario“. Quanto ai vari adempimenti amministrativi, i docenti avranno a disposizione un’applicazione realizzata dal ministero dell’Istruzione,chiamataCommissione Web.Non vengono dimenticati i maturandi con necessità speciali. Un punto specifico della circolare infatti è dedicato alle regole da seguire “percandidati con disabilità visivee per quelli che svolgono l’esame pressosezioni carcerarie od ospedaliere“. Leggi anche –Sicilia, il ritorno a scuola 2023 è caro: i dati di Federconsumatori Secondo i dati pubblicati a settembre 2023 dall’Ufficio statistica del Ministero dell’Istruzione,sono oltre 475 mila gli studenti che affronteranno la maturità nell’Anno scolastico 2023/2024.Di essi, 240 mila provengono dai licei, con una prevalenza dell’indirizzo scientifico(106.500 studenti), seguito dascienze umane(39.500),linguistico(39 mila),classico(28.500),artistico(21.500). I restanti 5.500 si dividono traliceo musicale e studi internazionali.Poco meno di 150 mila ragazzi frequentano invece gliistituti tecnici superiori,preferendo l’indirizzotecnologico(90 mila) rispetto a quelloeconomico(60 mila). Queste scuole preparano gli studenti adiverse professioniappartenenti allo stesso settore (un diplomato dell’indirizzo tecnologico, per esempio, può ambire a lavorare dall’informatica alla telefonia). Poco più di 85 mila studenti, infine, frequentano gliistituti professionali.Questi ultimi preparano i ragazzi a unasingola professione,che può andare dall’agricolturaall’enogastronomia,dall’industriaalcommercio,dallospettacoloallasanità.