Mercato immobiliare in crisi: meno 11,8%. Ma in Sicilia Agrigento cresce
Ilmercato immobiliare conferma la sua crisi, con uncalo dell’11,8 per cento. Da gennaio a settembre 2023 lecompravendite di abitazioniin Italia sono state solo 507 mila rispetto alle oltre 570 mila dello stesso periodo del 2022. Ildato,ultimo ufficiale reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate, ed è stato elaborato dall’Ufficio Studi Tecnocasa, vede però situazioni molto differenziate in Italia. Se aMilanola flessione supera il16,8 per cento, aPalermo questa si ferma al 6,3. E in alcuni casi, comeAgrigento città, c’è addirittura unaumentodelle contrattazioni che arriva asuperare il 10 per cento. Ma non è la sola città siciliana a registrare dati in positivo A livello italiano il record in negativo in un contesto di mercato immobiliare in crisiper i primi nove mesi dell’anno, spetta a Bari (meno 20,3 per cento). Segue tra le grandi città Bolognaa meno 19,3 per cento.Palermo città, come detto,si contraddistingue per una maggiore tenuta del numero di compravendite (4.692 contro 5.008 dello stesso periodo del 2022, meno 6,3 per cento), con la solaNapolia fare meglio in termini percentuali (meno 4,9 per cento). A livello siciliano il contraccolpo maggiore si è avuto aCaltanissetta città, dove laflessione è del 14,2 per cento, passando da 520 a 446 compravendite. Un fenomeno completamente opposto alla vicinaAgrigento, che passada 493dei primi nove mesi 2022alle 543 di un anno dopo(più10,2 per cento). Tra i risultati positivi segueTrapani città, che registra unpiù 2,5 per cento di compravendite(545 in totale, 15 in più).Catania, seconda città siciliana, vede anch’essa una flessione relativamente contenuta se paragonata alle medie italiane, passando da 2.961 a 2.772 compravendite (meno 6,4 per cento).Messina cittàregistra invece un aumento, seppur limitato, di compravendite, passando da 1.745 a 1.754 (più 0,5 per cento). In crescita ancheSiracusa(più 0,4 per cento), mentre in calo sono sia Enna (meno 1,4 per cento) che Ragusa città (meno 6,4 per cento). A livello provinciale siciliano si confermaAgrigentoquella co le performance migliori, con un dato (che si aggiunge e quindi non comprende quello del capoluogo) di 2.470 compravendite contro 2.395 di un anno prima, unacrescita del 3,1 per cento. SegueCaltanissetta, che inverte la tendenza del capoluogo con un più 1,1 per cento. Tutte in calo le altre province siciliane:Palermo registra un meno 6,4 per cento( da 4.301 a 4.027 compravendite),Catania meno 4,8 per cento(da 5.506 a 5.241),Messina meno 6,8 per cento(2.669 compravendite, quasi duecento in meno rispetto ai primi nove mesi del 2022). Completano il quadroSiracusa(meno 1,6 per cento),Trapani(meno 4 per cento),Ragusa(meno 7,4 per cento) edEnna(meno 7,4 per cento). Leggi anche –Mutui e tassi di interesse, c’è attesa per il secondo semestre Considerandosolo il terzo trimestre del 2023 in Italiasono state compravendute157.024 abitazioni residenziali con una contrazione del 10,4 per cento. Continua, quindi, la diminuzione delle compravendite, dovuta in gran parte almercato dei mutui particolarmente complesso dello scorso annoe chesolo nelle ultime settimane ha mostrato segnali di ripresa. L’analisiriferita al solo terzo trimestre nelle metropolievidenzia, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una contrazione maggiore aFirenze (meno 17,9 per cento), la migliore performance spetta aNapoli (meno 1,9 per cento). La previsione del Centro Studi Tecnocasa sul numero totale di compravendite residenziali per il 2023 è di 680 mila.