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Messina, “Turismo, sport e spettacolo: fare rete per il rilancio dell’Isola”

Soddisfatto del lavoro fatto, difende il progetto See Sicily e annuncia le leggi su turismo e sport. "Una strategia unica per portare turisti in Sicilia"

Turismo, sport e spettacolo. Sono le tre deleghe in capo all’assessore Manlio Messina. Quello fatto fino ad oggi lo definisce un “ottimo lavoro” fatto di tanti investimenti e connessioni tra settori. Un lavoro rallentato e a volte rinviato a causa delle restrizioni da Covid-19, ma che “non si ferma”. A FocuSicilia annuncia la nuova legge sul turismo, il prolungamento fino al 2023 del progetto See Sicily e un grande ammodernamento degli impianti sportivi siciliani.

Un progetto di promozione turistica

“Siamo riusciti a costruire un progetto che abbia anche delle refluenze importanti sulle attività legate al turismo”. Messina sottolinea la duplice natura della misura. Da un lato “di promozione” dall’altro “un aiuto alle aziende”. See Sicily prevede che la Regione siciliana acquisti i servizi che offre la filiera del turismo. Comprano le notti dalle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere “pagandoli subito” per poi regalare i pernottamenti ai turisti che si fermano in Sicilia più notti. “La misura ha un effetto moltiplicatore: ti regaliamo una notte a patto che tu ne faccia almeno tre”. Non solo pernottamenti, ma anche tour, visite guidate, corsi. “Offriamo un pacchetto completo ai turisti”. Il progetto, seppure ancora nella fase iniziale “sta andando molto bene”. “Abbiamo già comprato quasi 200 mila posti letto sui 600 mila disponibili che abbiamo in Sicilia, abbiamo comprato i tour da oltre il 50 per cento delle agenzie di viaggio e servizi da quasi tutte le guide turistiche”. Assicura che a breve vedranno arrivare sui loro conti correnti risorse importanti. “Non abbiamo la presunzione di dire che risolveranno il problema della singola categoria o del singolo imprenditore, – aggiunge – ma i 13 mila 500 euro sul conto delle agenzie di viaggio, sono una boccata d’ossigeno che dà speranza e fa continuare a vedere la luce in fondo al tunnel”.

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Nessun flop

C’è chi, come il segretario del Pd, Anthony Barbagallo, ha definito See Sicily un flop, ma Messina rimanda le critiche al mittente. “È giusto che l’opposizione faccia la sua parte, ma è anche giusto che si informi su come vanno le cose. Un progetto non può essere valutato nei suoi primi mesi ma in tutto il suo percorso”. Definisce “sterili” le polemiche e invita a tirare le somme solo alla fine del percorso fissato nel 2023. “Le risorse residue nella nostra disponibilità non verranno restituite alla Comunità europea, ma utilizzate anche in altri bandi per continuare ad acquistare servizi”. Difende la sua misura definendola “un ottimo servizio che sta dando alla Sicilia grande rilevanza dal punto di vista promozionale. Di See Sicily se ne parla da mesi in tutto il mondo, a dimostrazione di quanto sia d’impatto e d’aiuto non solo alla filiera del turismo, ma anche come piano di promozione che ci consente di fare arrivare la Sicilia in tutto il mondo”.

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Strategia per il mondo dello spettacolo

Anche per il mondo della cultura e dello spettacolo, Messina sottolinea l’impegno del governo Musumeci. Un settore “per noi visceralmente legato al turismo come strumento di promozione”. L’assessore nomina “realtà importantissime e professionalità elevate, riconosciute in tutto il mondo” come i teatri storici. “Il Massimo di Palermo, il teatro Massimo Bellini di Catania o il vittorio Emanuele di Messina per citare le tre aree metropolitane, ma ne abbiamo veramente tanti nelle varie province”. L’idea della Regione è quella di creare la rete delle attività culturali “Penso ai nostri teatri di pietra, i più belli al mondo, penso a tutte le attività che stiamo facendo da qualche anno nei nostri parchi archeologici nel rispetto, ovviamente, del sito storico culturale, ma mettendo dentro prodotti di alto livello. Sono tutte realtà che messe insieme a promosse con una strategia unica, così come stiamo facendo, portano turisti in Sicilia”.

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Nel 2021 la ripresa dello sport

È forse il settore più bistrattato e l’assessore ci scherza su affermando che ha avuto “la fortuna di avere le tre deleghe forse più penalizzate da questa crisi pandemica”. Anche per questo settore definisce il lavoro della Regione “importante”, per cui è pronto “un piano di rinnovamento dell’impiantistica sportiva”. In Sicilia ci sono tante realtà e tante strutture che come le definisce l’assessore sono “fatiscenti, abbandonate o ancora attive ma in condizioni purtroppo antiquate”. Per questo “stiamo prevedendo ingenti risorse”. Una strategia di investimento “condivisa dal presidente Musumeci” che porterà il 2021 a essere “l’anno della ripresa dello sport con anche la prima fiera internazionale del turismo sportivo”. “Mi piace dire – aggiunge – come nel turismo abbiamo investito 75 milioni di euro, nel settore della cultura e dello spettacolo abbiamo messo una quantità di soldi che non si vedevano da anni e lo stesso stiamo facendo per lo sport”. Messina parla di otto milioni “due in più rispetto all’anno precedente”, per le leggi legate alle attività sportive e annuncia un “grosso investimento che supererà i 30 milioni di euro” a disposizione degli Enti locali per l’impiantistica sportiva. Secondo le previsioni, in un paio di anni “contiamo di avere di nuovo strutture turistiche gioielli per i nostri atleti ma anche per fare turismo sportivo”.

Nessun rimpianto

Manlio Messina si dice soddisfatto del lavoro fin qui fatto. Un solo rammarico: “le gravi perdite dovute a causa del Covid e il rallentamento che siamo stati costretti a vivere anche dal punto di vista del rilancio della Sicilia. Tutto quello che era stato programmato siamo stati costretti a rinviarlo”. Nessun progetto legato alle sue deleghe “non ha avuto il supporto del governo Musumeci, “anzi”, dice. “Piena condivisione e grande volontà di investire”. Rinvia dunque alla fine del suo mandato un bilancio in cui, eventualmente, dire “se c’è qualcosa che non è andato in porto. Ad oggi stiamo seguendo la tabella di marcia prevista e a giorni finiremo anche la nuova legge sul turismo di cui la Sicilia ha fortemente bisogno”.

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Desirée Miranda
Desirée Miranda
Nata a Palermo, sono cresciuta a Catania dove vivo da oltre trent'anni. Qui mi sono laureata in Scienze per la comunicazione internazionale. Mi piace raccontare la città e la Sicilia ed è anche per questo che ho deciso di fare la giornalista. In oltre dieci anni di attività ho scritto per la carta stampata, il web e la radio. Se volete farmi felice datemi un dolcino alla ricotta

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