Mina, lo schianto con l’auto è stato devastante: corsa in ospedale, ma non c’è stato nulla da fare | Decesso in poche ore

Mina Mazzini - Focusicilia.it

Mina Mazzini - Focusicilia.it (Foto X)

Tragedia assurda, ma il ricordo della voce femminile più amata della musica italiana resta indelebile per milioni di fans.

Il tempo corre veloce, ma per tanti appassionati di musica si è fermato all’estate 1978. I giorni in cui si consumò l’addio alle scene di Mina ha infatti rappresentato per tanti uno shock difficile da rimuovere.

Benché atteso, abituarsi a qualcosa di così impattante dopo anni in cui la Tigre di Cremona aveva imperversato nel piccolo schermo, tra canzoni di successo e l’attività di conduttrice, fu particolarmente difficile. La scelta, però, si sarebbe rivelata irrevocabile.

Ad introdurla una serie di indizi. Dal titolo della storica sigla finale di Milleluci, “Non gioco più”, al brano inciso pochi mesi dopo quello che fu un addio alla tv a tutti gli effetti, almeno in diretta: “L’importante è finire”. Chiari segnali di come quel malessere fosse tutt’altro che transitorio, come sperato dai milioni di fans sparsi in Italia e nel mondo.

Uno schianto nella notte ha squarciato la vita di Mina e di tutti coloro che sono cresciuti con la sua musica e con la sua voce, o semplicemente ne hanno sentiti i racconti. Come nella descrizione di un mito. Eppure non c’è stato nulla da fare, in un anno che si è rivelato maledettamente segnato dalle tragedie automobilistiche.

Incidente fatale, addio ad una voce inconfondibile

Pochi mesi prima che il 15 ottobre 1965 il destino si portasse via Luigi Meroni, talentuoso e eccentrico calciatore del Torino e della nazionale italiana, investito in pieno centro a Torino a 25 anni, a trovare la morte era stato un promettente e giovane cantante, portato via alla vita ad appena 22 anni. Il suo nome è Alfredo Mazzini, ma l’amata sorella Mina lo aveva affettuosamente ribattezzato Geronimo per il suo naso aquilino simile a quello del capo indiano.

Come l’illustre sorella maggiore amava la musica e diede vita al gruppo de ‘I Solitari’ per accompagnare Mina nei primi concerti. Nel 1962 la sorella gli procura un contratto discografico presso l’Italdisc ma quando, l’anno successivo, venne fischiato dal pubblico poco prima del concerto di Mina al Palazzo dello Sport di Milano e la sua esibizione venne impedita Geronimo decise di dire addio alla musica, almeno ad alti livelli, per entrare nell’esercito.

Mina con il fratello minore Alfredo - Focusicilia.it
Mina con il fratello minore Alfredo – Focusicilia.it (Foto pagina Facebook ‘All’ombra de’ cipressi’)

Il soprannome e un legame profondo: Mina e il lutto per la morte del fratello

Il 29 maggio 1965, alle 3.30 del mattino, dopo una serata trascorsa a ballare nel pavese con alcuni amici della band con cui suonava, Alfredo uscì di strada assieme a un amico con la Volkswagen, regalo della sorella, nei pressi di Pizzighettone, vicino Cremona.

L’auto sfondò una ringhiera finendo in un giardino, Geronimo venne sbalzato fuori dal mezzo contro un albero e nonostante il tempestivo trasporto in ospedale non ci fu nulla da fare. Mina, visceralmente legata al fratellino, subì un lutto il cui strazio e il cui ricordo non l’avrebbero mai abbandonata, mentre la musica italiana perse un valido chitarrista influenzato dalla scena del rock and roll che tanto andava di moda all’epoca.