Mozia: cavo elettrico sottomarino sempre più vicino. Servirà a connettere l’isoletta alla rete elettrica nazionale. Il progetto di costruzione del cavo sotterraneo fra Mozia e Marsala, predisposto dal dipartimento Energia, non produrrà nessun impatto ambientale sull’habitat dello Stagnone. Lo dice il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e ambiente, Elena Pagana. È infatti favorevole il parere rilasciato alla Commissione tecnico specialistica che ha effettuato la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca). Il decreto aggiunge, dunque, un ulteriore tassello all’iter del progetto di connessione. L’opera sarà realizzata con la tecnologia Toc – Trivellazione orizzontale controllata. Previsto un foro sotterraneo ad una profondità di almeno cinque metri dal fondo del mare che costituirà la sede di posa del cavo di collegamento a 20 kV. I lavori si concluderanno entro l’estate 2024. L’ opera è inserita all’interno del “Programma Isole minori della Regione Siciliana” che assegna al dipartimento regionale dell’Energia 15 milioni di euro complessivi.
Schifani: “Porre fine ai limiti dell’isola”
“Quella dell’isola di Mozia è una pluriennale esigenza che da anni aspetta risposte concrete. Attraverso la costruzione dell’elettrodotto che collega l’isola alla terraferma per il passaggio di energia elettrica – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – si metterebbe finalmente fine alla serie di limiti a cui l’isola viene sottoposta. Il governo regionale è impegnato ad accelerare l’iter per procedere con la posa del cavo e garantire una serie di benefici, a cominciare da una riduzione delle emissioni inquinanti prodotte dal gruppo elettrogeno, ma anche una maggiore fruibilità turistica e culturale dell’isola, che vuol dire più comfort per i visitatori del museo archeologico gestito dalla Fondazione Giuseppe Whitaker, ampliamento delle fasce orarie di fruizione e l’illuminazione dei percorsi esterni e delle aree di scavo. Il progetto, finanziato con risorse della Regione, prevede la costruzione, oltre che del cavidotto, di due cabine prefabbricate, una a Marsala e l’altra a Mozia.