Multa da 1.000€, divieto di ascoltare la musica in auto | anche con i finestrini su ti possono fermare
Multa_musica_in auto è vietato - focusicilia.it
Ascoltare musica in auto può sembrare un gesto innocuo, ma la legge italiana lo considera un comportamento potenzialmente pericoloso e, in alcune circostanze, pesantemente sanzionabile.
Nella quotidianità molti automobilisti si abituano a guidare con la musica alta senza immaginare che questo possa trasformarsi in una violazione delle norme sulla sicurezza stradale. Il problema non riguarda solo il disturbo arrecato all’esterno, ma soprattutto la capacità del conducente di reagire prontamente ai segnali acustici durante la marcia.
Il Codice della Strada disciplina infatti in modo dettagliato la produzione di rumori e l’uso di dispositivi audio, stabilendo limiti tecnici e funzionali che devono essere rispettati indipendentemente dal tipo di mezzo o dal volume percepito dall’esterno.
I limiti da rispettare e cosa dice davvero la legge
La normativa italiana vieta l’emissione di rumori molesti durante la circolazione e rimanda al Regolamento di esecuzione per la definizione dei limiti tecnici. L’articolo 350 del Regolamento stabilisce che il volume all’interno dell’abitacolo non deve superare i 60 LAeq dB(A), misurati a dieci centimetri dall’orecchio del conducente con veicolo completamente chiuso. Una soglia che, di per sé, tutela la percezione dei rumori esterni.
Tuttavia, come precisato dal Codice della Strada, restare sotto i 60 decibel non esonera automaticamente dalle responsabilità. Anche un volume considerato “tecnicamente nei limiti” può essere contestato se compromette la capacità di cogliere sirene, clacson o altri segnali fondamentali per la sicurezza. Il principio è chiaro: la guida deve garantire la piena percezione acustica dell’ambiente esterno, e qualunque ostacolo a questa condizione costituisce violazione.

Multe, sospensione della patente e quando scatta il reato
La violazione delle norme sui rumori durante la marcia comporta una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada. Gli agenti possono procedere tramite misurazione fonometrica o attraverso accertamento diretto, quando osservano che il volume impedisce al conducente di percepire segnali di emergenza o rispondere prontamente alle condizioni del traffico. Questo approccio, usato quotidianamente nei controlli, valorizza sia il dato tecnico sia la valutazione pratica della sicurezza.
Capitolo a parte riguarda l’uso di dispositivi audio personali: l’articolo 173 vieta le cuffie che isolano completamente l’udito e gli apparecchi che distolgono le mani dal volante. Sono consentiti solo il vivavoce e gli auricolari singoli. Le sanzioni sono molto pesanti: multa da 250 a 1.000 euro, decurtazione di 5 punti e sospensione della patente da 15 giorni a due mesi già alla prima violazione, con aggravamento in caso di recidiva. Inoltre, quando la musica diffusa dall’abitacolo disturba un numero indeterminato di persone, può configurarsi il reato di cui all’articolo 659 del Codice Penale, che sanziona il disturbo della quiete pubblica.
