Nel “megaponte”, a Siracusa la crescita del turismo non c’è stata
Durante gli attesi ‘ponti‘ del 25 aprile e del 1° maggio, aSiracusal’invasione dei turisti non c’è stata. “Il meteo capriccioso, afflitto pure dalla fallace annunciata ‘allerta gialla’, negli ultimi giorni, non ha riservato aituristi, che hanno scelto di pernottare nella nostra città, giornatesoleggiatee calde. Da un’indagine, a consuntivo, condotta da Noi albergatori Siracusa, suffragata dall’Osservatorio del Turismo della Regione Siciliana, il ponte del 25 aprile e 1° maggio, si è concluso con un afflusso di viaggiatori non certo entusiasmante. Al di sotto delle aspettative degli operatori del settore”. Così GiuseppeRosano, presidente diNoi albergatori Siracusa. “Sono mancati i soggiorni degliitaliani– aggiunge – in calo già nel primo trimestre, -9,5% sul 2023. Così come sono risultate indecrescitale presenze last minute del mercato siciliano. Di contro si è registrato un discreto incremento di presenze distranieri, provenienti principalmente da Germania, Francia e Nord Europa. Positivi anche i pernottamenti distatunitensiche hanno regalato soddisfazione alle strutture ricettive”. Innegabilmente gli albergatori si aspettavano dal mega ponte unacrescitadi occupazionecameremolto più consistente rispetto allo scorso anno. “Discretoè stato, invece, l’andamento registrato negli hotel e nei B&b di Ortigia – ancora Rosano – non certo da sold out, mentre al di fuori del centro storico si è avvertito, soprattutto nel corso del ponte 25 aprile, uncalodi pernottamenti, rispetto al 2023.Diminuitaanche la permanenza media”. A detta del presidente di Noi albergatori Siracusa “la città è statasovraffollatada un over turismopendolaredi basso profilo, generato principalmente da famiglie, gruppi e pullman di escursionisti,pocospendenti, in molti casi con panino e acqua minerale a seguito, in movimento dal luogo di residenza per rientrarvi la notte: un fuori portamordi e fuggi. Un mercato chenon contribuiscead accrescere l’economia della nostra città”. Rosano aggiunge: “La domanda interna è stata notevolmentecondizionata, pure, dall’attuale situazioneeconomica, che ha praticamentedimezzatola richiesta di vacanza dei turisti italiani espressa in termini di numero di viaggi: ‘meno giornate di vacanza e meno spese per la vacanza’. È del tutto evidente che non si è verificata la pronosticataaffluenza‘giusta’. Da ritenere, quindi, che laflessione, soprattutto dei nostri connazionali, abbia inciso in un momento in cui gli italiani sono moltocautia spendere. Eppure, gli albergatori siracusani hanno mantenuto letariffedelle camere allo stesso livello dello scorso anno. Hanno influito, all’opposto, i forti rincari, stimati a +10,5% per trasporti e servizi accessori.Proibitivoraggiungere la Sicilia per il carovoli, + 19,5%. Ha pesato, inoltre, l’innalzamento del costo dellabenzina: la verde è aumentata di quasi il 10%, stessa percentuale per chi si sposta intreno“. “In virtù di questi dati, possiamo concludere che lacongiunturaeconomica si sta ripercuotendo sulle scelte del turista di fascia medio, medio-alta, da qualche tempo inafflizionenel nostro Paese. Come si prospetta, quindi, la stagione turistica nella nostra città? È ancora presto per fareprevisioni. Un dato è certo – conclude il presidente di Noi albergatori Siracusa – dal 10 maggio e sino al 2 luglio lerappresentazioniclassiche al Teatro Greco apporteranno, come ogni anno, flussi di viaggiatorialtospendentiche riempiranno alberghi, ristoranti e produrrannoricavinelle varie attività turistiche, generando posti di lavoro e un significatoincrementodel Pil”.