Nell’Italia in crisi demografica le case le comprano i single. Trilocali, soprattutto

Nell’Italia in crisi demografica le case le comprano i single. Trilocali, soprattutto

Nel 2022 le compravendite di case sono state fatte nel 32,5 per cento dei casa di single. E la percentuale è in costante aumento negli ultimi anni. Nel 2019 infatti, secondo i dati delle compravendite effettuati dal Gruppo Tecnocasa, uno dei maggior in Italia, la percentuale di acquisti di immobili effettuati dasingleera del 28,7 per cento, ed è salita costantemente al 29,8 per cento del 2020, al 30,6 del 2021 fino al dato dello scorso anno che si avvicina a un terzo del totale a livello generale. Ma, se nel computo vengono incluse solo le grandi città, la media sale al 37,5 per cento. Diminuisce quindi la quota di famiglie, coppie con o senza figli, che acquistano casa. Tra il 2019 ed il 2022 passano dal 71,3 per cento all’attuale 67,8 per cento. Tra le città con le percentuali più alte di acquirentisinglesono da segnalare Bologna (47,1 per cento) e Milano (43,9 per cento), mentre la grande città con la percentuale più bassa è Napoli con una quota che si ferma al 26 per cento. Palermo si attesta anch’essa sotto la media del mercato delle grandi città, ma con il 33,5 per cento è comunque sopra la media nazionale. Sotto la media la terza grande città del Sud, Bari, che arriva al 32,3 per cento. Una considerazione forse scontata è che le famiglie acquistano tipologie di immobili più ampi rispetto aisingle, ma a prevalere, per ragioni di costi e disponibilità, è in ogni caso il trilocale. Questa tipologia è la più scelta sia dalle famiglie, con il 33,8 per cento, ma viene scelta con percentuale maggiore daisingle, precisamente nel 37,3 per cento dei casi. Passando al 2 locali emergono differenze importanti con una quota del 15 per cento per le famiglie, contro il 31,7 per cento deisingle. Consistente anche il divario per quanto riguarda le soluzioni indipendenti e semindipendenti che compongono quasi un quarto delle compravendite da parte di famiglie (24,1 per cento), mentre per isinglesi fermano all’11,9 per cento. A livello nazionale le famiglie evidenziano inoltre una maggiore propensione all’acquisto di case vacanza rispetto aisingle(8,9 per cento contro 3,7 per cento) e prevalgono anche per quanto riguarda gli acquisti per investimento (18,3 per cento contro 15,5 per cento). Le percentuali di acquisti per investimento crescono se si considerano solo le grandi città, in questo caso le famiglie comprano per investimento nel 28,3% dei casi, mentre isinglesi fermano al 19,1 per cento. Rispetto al 2021, sia per le famiglie sia per isingle, aumentano le percentuali di acquisto per investimento e per case vacanza. Prendendo in considerazione solo le grandi città italiane la tipologia più scelta daisinglediventa il bilocale che compone il 41 per cento degli acquisti, mentre il trilocale passa in seconda posizione attestandosi al 35 per cento. Per quanto riguarda le famiglie che acquistano in grandi città è sempre il trilocale la tipologia preferita (37,6 per cento), seguita dai bilocali (22,6 per cento) e dai quattro locali (21,4 per cento). Nelle grandi città gli acquisti di soluzioni indipendenti e semindipendenti risultano marginali e si attestano al 3,3 per cento per le famiglie e all’1,3 per cento per isingle.