Ottobrata 2023, col caro energia più 30% di costi. Dalla Regione pochi fondi
L’inflazione, ilcaro energiae icosti dei materiali“mordono” igrandi eventisiciliani. Compresa l’Ottobrata, la storica manifestazione enogastronomica in corso per tutte le domeniche del mese aZafferana Etnea, giunta nel 2023 alla 43esima edizione. “Quest’anno i costi di organizzazione sonocresciuti di circa il 30 per centorispetto al 2022. Soltanto l’energia elettrica pesa perdecine di migliaia di euro“, spiega aFocuSiciliaSalvo Russo, sindaco di Zafferana. Gli oneri sono coperti soprattutto dalComune, “che ha stanziato circa 50 mila euro”, mentre l’assessorato all’Agricoltura dellaRegione siciliana“ha contribuito con circa 20 mila euro, che però sonovincolatiper l’organizzazione dieventie la promozione diprodotti“. Una cifra che, secondo il primo cittadino, andrebbe rivista. “Datoilcalibro della manifestazione,non sarebbe eccessivo pensare a uncontributo maggiore“. Malgrado il quadro difficile, infatti, le prospettive sono buone. “Puntiamo a raggiungere le150 mila presenzecomplessive, con unindotto stimato in alcuni milioni di euro“. Leggi anche –Turismo enogastronomico, più 37% in sette anni. Sicilia la Regione preferita A entrare nei dettagli dell’evento è il vicesindaco e assessore al Turismo, sport e spettacolo del Comune di Zafferana,Salvo Coco. “A differenza di altrigrandi eventi siciliani, l’Ottobrata non è affidata a un privato ma viene gestita da uncomitato organizzatoredi cui fanno parte imprenditori, esercenti e semplici cittadini di Zafferana”, spiega l’assessore. “Quest’anno abbiamo circa300 espositori, segno che la manifestazione continua a crescere e attirare l’attenzione deglistakeholders“. Il costo degli stand vadai 500 ai 4.500 euro, a seconda della posizione nel centro cittadino, che servono a coprire i costi di organizzazione, oltre aglieventi artistici e musicaliin cartellone. “La nostra scelta è stata quella dinon aumentare le tariffe, come sarebbe stato lecito aspettarsi, e di mantenere lo stesso prezziario del 2022 per venire incontro alle necessità delleimprese del territoriogravate dalla crisi“, sottolinea Coco. Unico aumento, ammette l’assessore, è quello delparcheggio. “Un euro in più, davvero contenuto se pensiamo alle spese complessive”. Leggi anche –Turismo enogastronomico, è siciliana la miglior campagna marketing 2022 La sfida nella sfida, dice ancora Coco, che in passato ha ricoperto per tre anni la carica di presidente delComitato organizzatore dell’Ottobrata, è fare in modo che la manifestazione contribuisca allo sviluppo cittadino, andando per così dire in attivo. “Nel 2019 siamo riusciti adaccantonare una piccola somma, con la quale sono state comprate delle borracce ecosostenibili per le nostre scuole”, rivendica il vicesindaco. Nel 2020 e nel 2021 la manifestazione ha dovuto fermarsia causa della pandemia, mentre lo scorso anno, malgrado la crisi avesse iniziato a mordere, è avanzato qualcosa. “Siamo riusciti a mettere da partecirca settemila euro, che abbiamo utilizzato per finanziare la realizzazione diopere stradali. Speriamo di riuscire a farlo anche quest’anno”. La partecipazione del pubblico nella prima domenica, secondo Coco, è stata buona ma si può migliorare. “Puntiamo sulleprossime domenicheper confermare il valore economico e turistico dell’Ottobrata”. Leggi anche –Turismo enogastronomico: tutti pazzi per il buon cibo made in Sicily Sullo sfondo la questione deifinanziamenti, che come detto pesano principalmente sul Comune. A ribadirlo è il sindaco Russo. “Questa manifestazione attraeturisti da tutto il mondo. Le compagnie aeree la tengono in considerazione per la programmazione delle tratte, e la Regione ci ha inserito nell’elenco dei grandi eventi“. A fronte di ciò, e considerando la crisi in corso, il contributo della Regione è modesto. “Ringraziamo l’assessorato all’Agricolturaper l’impegno, che è stato persinomaggiorerispetto agli anni passati. Di fronte al volume economico sviluppato, però, sarebbe legittimo aspettarsi uncontributo superiore“, dice il sindaco. Il paragone con altre manifestazioni, fa notare il primo cittadino di Zafferana, non regge. “È vero che altri eventi, come ilCous cous festdi San Vito Lo Capo, nel trapanese, ricevonocontributi simili. In quel caso però l’organizzazione è in mano aiprivati, che hannomaggiore libertà di manovra. Qui è il Comune a doverpagare le bollette, letteralmente, assumendo un impegno per la comunità”, conclude il sindaco.