Pagamenti contanti, scatta il nuovo limite europeo e non ti piacerà: non puoi comprare più tutto quello che ami

Contanti (Pixabay)-focusicilia.it
I cittadini sono da sempre particolarmente affezionati al contante: istituzioni e autorità comunitarie non la pensano allo stesso modo.
Tecnologia e dispositivi hi-tech fanno da padroni anche nel mondo dei pagamenti. Ormai è praticamente inusuale che qualcuno non possieda un bancomat o una carta di credito. Ma questo è nulla in confronto agli ultimi sistemi elettronici di pagamento come il contactless o il wallet dello smartphone.
Pagamenti semplificati ma anche più veloci, soprattutto tracciabili e protetti da forme di frode o riciclaggio. Questi alcuni degli obiettivi dell’utilizzo dei pagamenti elettronici a discapito del contante che tanto piaceva ai cittadini.
Anche se negli ultimi tempi sembra si stia parlando di un suo ritorno, di certo non è quello che prevede nel lungo termine l’autorità europea.
C’è una notizia che potrebbe non piacere a tantissimi cittadini contribuenti, che non saranno più liberi di comprare quel che vogliono come vogliono, ma che per obbligo di legge va rispettata. Non è una vera e propria novità visto che si tratta di qualcosa che è già in vigore, forse in molti già lo sanno.
Pagamento in contanti: un nuovo limite per i cittadini
Tra circa due anni, entro il 10 luglio 2027, tutti gli Stati membri dell’UE dovranno obbligatoriamente recepire il Regolamento UE n.1624 del 2024: utilizzare il contante sì, ma con un limite appunto europeo ben preciso, fino a 10.000 euro. Per quegli Stati come l’Italia, in cui il limite del contante è ancora più basso, esso resterà tale, previa comunicazione alla Commissione UE.
Ovviamente nessuna possibilità per chi voglia invece dotarsi di un limite più elevato. Il Regolamento e dunque il limite prevede alcune eccezioni alla regola: esso non verrà applicato ai pagamenti tra persone fisiche che non agiscano nell’esercizio di una professione e ai pagamenti o depositi presso locali degli enti creditizi, di emittenti di moneta elettronica e prestatori di servizi di pagamento.
Così ha deciso l’Unione Europea anche se non piacerà a molti
Lo scopo dell’Unione Europea e di tale Regolamento, oltre a contrastare riciclaggio e frodi, è quello di creare una sorta di allineamento normativo, di armonizzazione delle regole, all’interno della Comunità. Nonostante l’esempio dell’Italia, in fatto di contante, ci sono molti Paesi Ue che non hanno lo stesso limite, anzi non ne hanno proprio.
Prendiamo il caso della Finlandia per esempio, che non prevede limite all’uso del contante o al contrario della Spagna, che ha un limite bassissimo, 1.000 euro o ancora la Croazia, dove si può pagare in contanti fino a 15.000 euro. In Italia il limite attuale è di 5.000 euro, se vorrà, con il recepimento del Regolamento potrà mantenerlo o decidere di innalzarlo a 10.000 euro. Vedremo cosa succederà.