I prezzi di acquisto medi dei beni e servizi a Palermo sono aumentati di quasi il nove per cento rispetto all’anno precedente. Lo fa sapere l’Ufficio statistica del Comune, nell’ultimo report diffuso nel quale precisa che c’è stata in effetti una piccola diminuzione tra febbraio e marzo, dello 0,9 per cento, ma il mese precedente c’era stato un aumento dello 0,4 per cento. Questo per quanto riguarda le piccole variazioni cosiddette congiunturali, cioè rispetto al mese precedente, legate quindi ad un breve periodo di osservazione dei prezzi. Al confronto annuale invece (variazione cosiddetta tendenziale), ovvero tra marzo 2023 e marzo 2022, l’aumento è dell’8,7 per cento. È un dato che ha il suo peso, ma è sempre più basso rispetto a quello tendenziale rilevato nel mese di febbraio, dove sempre al raffronto con lo stesso mese dell’anno scorso si era registrato un aumento più alto, del 10,8 per cento. Relativamente ai soli beni, l’aumento dei prezzi al consumo è del 10,4 per cento, quello dei servizi del 5,3 per cento. Gli aumenti maggiori tra un mese e l’altro si fanno notare nei servizi ricettivi e di ristorazione (+2,4 per cento) mentre quattro gruppi presentano una diminuzione: a costare meno in assoluto è la voce “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili”, come affitti, riparazioni domestiche e utenze (-10,1 per cento), seguita da comunicazioni, trasporti, ricreazioni, spettacoli e cultura.

Variazioni dei prezzi al consumo rispetto al mese precedente. Fonte: Ufficio statistica Comune di Palermo

L’aumento maggiore in abitazione ed energia
È tuttavia il confronto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente che chiarisce quanto i prezzi stiano seguendo il peso dell’inflazione, a Palermo come nel resto d’Italia e non ci sia stata alcuna diminuzione. L’aumento più elevato si è registrato nella divisione: “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+14,3 per cento), seguita dalla divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (aumentata del 14,1 per cento). Da rilevare, fra i beni, un aumento del 9,1 per cento dei beni energetici (in netta diminuzione rispetto al +29,8 per cento del mese precedente e al +71,2 per cento di dicembre) e un aumento del 13,8 per cento dei beni alimentari (in aumento rispetto al +13,6 per cento del mese precedente). I servizi hanno fatto registrare una variazione tendenziale pari a +5,3 per cento (+ cinque per cento il mese precedente). Da rilevare, fra i servizi, un aumento del 9,1 per cento dei servizi relativi ai trasporti e un aumento del 7,3 per cento dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. L’inflazione di fondo (core inflation), ovvero calcolata al netto dei beni energetici e dei prodotti alimentari freschi, ha fatto registrare un aumento del 7,3 per cento (+7,4 per cento il mese precedente). L’indice dei prezzi al consumo al netto dei soli prodotti energetici ha fatto registrare una variazione pari a +7,4 per cento (+7,5 per cento il mese precedente).

L’inflazione resta a livelli elevati
Al confronto con l’andamento dei prezzi registrato a livello nazionale, nei due anni presi in considerazione dal report, a Palermo il tasso d’inflazione, pari a +0,8 per cento a marzo 2021, ha seguito un trend decisamente crescente, chiudendo il 2021 a +4,4 per cento. Nel 2022 è proseguito il trend crescente, che ha portato il tasso d’inflazione a superare il sette per cento a marzo, il dieci per cento ad agosto e a sfiorare il 15 per cento a ottobre. Nei mesi successivi, sia a Palermo che a livello nazionale, si è registrato un sensibile rallentamento dell’inflazione, che rimane però ancora a livelli elevati.
