Panettone ritirato dai supermercati, scatta l’allarme nazionale | I lotti da riportare subito indietro e cosa è stato scoperto
Panettoni ritirati - attenzione - focusicilia.it
L’atmosfera dei supermercati, in questi giorni di frenesia pre-natalizia, è stata improvvisamente incrinata da una notizia che ha colto tutti di sorpresa. Tra scaffali decorati e clienti intenti a riempire i carrelli per le feste, l’annuncio del Ministero della Salute ha fatto il giro dei corridoi come un’onda improvvisa: un panettone molto diffuso è stato richiamato in tutta Italia, scatenando dubbi e preoccupazioni tra i consumatori. Non è un incidente banale né un comune ritiro precauzionale: riguarda un prodotto simbolo del Natale che, per migliaia di famiglie, finisce al centro delle tavole e delle colazioni del mese di dicembre.
Il richiamo riguarda il panettone DeMILAN Dubai Chocolate da 800 g, realizzato da Paolo Lazzaroni & Figli S.p.A nello stabilimento di Saronno. L’avviso coinvolge due lotti precisi, già distribuiti in vari punti vendita e in particolare nei supermercati Carrefour, che nel frattempo hanno provveduto a rimuoverli dagli scaffali. Il dettaglio che ha fatto scattare l’allarme sembra inizialmente marginale, ma si rivela invece cruciale per la tutela della salute di consumatori allergici o intolleranti: l’assenza della lista degli ingredienti e degli allergeni in lingua italiana.
Quali panettoni sono coinvolti e perché il richiamo è così importante
I lotti interessati sono identificati dai codici L2527651 e L252881, entrambi con data di scadenza fissata al 30 aprile 2026. A renderli oggetto di ritiro è la mancata indicazione degli ingredienti in italiano, elemento obbligatorio per legge e fondamentale per garantire sicurezza ai consumatori. Nel prodotto sono presenti allergeni significativi come grano, latte, soia, uova e pistacchio, oltre a possibili tracce di altra frutta a guscio e senape. Senza una corretta etichettatura, chi soffre di allergie rischia inconsapevolmente una reazione anche grave.
Il Ministero raccomanda espressamente di non consumare il panettone e di riportarlo al punto vendita per il rimborso o la sostituzione. L’azienda ha messo a disposizione un contatto diretto, quality@lazzaroni.it, per chi desidera ricevere la lista completa degli ingredienti in italiano oppure ulteriori chiarimenti. Una precauzione necessaria, soprattutto in vista delle festività, quando i consumi aumentano e i controlli devono essere ancora più rigorosi.

La reazione dei supermercati e l’ondata di richiami che preoccupa i consumatori
Carrefour si è attivata immediatamente rimuovendo le confezioni dai suoi punti vendita in tutta Italia, ma la notizia ha comunque creato un clima di tensione tra i consumatori che avevano già acquistato il prodotto. L’invito è chiaro: chiunque abbia una di queste confezioni deve verificarne il lotto e, se corrispondente, riportarla subito in negozio. Il tema della sicurezza alimentare torna così al centro del dibattito pubblico, soprattutto in un periodo in cui gli scaffali si riempiono di prodotti destinati a bambini, anziani e soggetti fragili.
Il caso del panettone non è isolato. Negli ultimi giorni, infatti, il Ministero ha segnalato diversi altri richiami: tè dimagranti dei marchi Meridetox Tea Premium e Ozlex Tea perché contenenti sibutramina, una sostanza farmacologica vietata; un lotto di salame della Società Agricola Ortenzi Carlo per sospetto rischio microbiologico; e alcune pizze e focacce Vera Pizza Napoli per possibili contaminazioni legate al botulino. Una sequenza di avvisi che spinge molti consumatori a chiedersi quanto sia davvero controllata la filiera alimentare e quanto sia protetta la loro sicurezza.
In un momento dell’anno in cui ci si aspetta solo leggerezza e dolcezza, la storia del panettone richiamato ricorda invece quanto sia importante leggere le etichette, verificare le informazioni e prestare attenzione ai comunicati ufficiali. Una prevenzione che può fare la differenza tra una semplice sostituzione e un rischio ben più serio. Il Natale è alle porte, ma l’allerta resta alta.
