“Dobbiamo superare il gap storico tra donne e uomini nel mondo del lavoro. Un obiettivo possibile, grazie al Familiy Act e alle risorse per la parità di genere stanziate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Sono le parole del ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, in vista oggi presso la sede di Confindustria Catania. Le prime risorse del Pnrr, ricorda Bonetti, stanno iniziando ad arrivare. “In Sicilia sono stati già erogati 56 milioni per gli asili nido, fondamentali nell’ottica del lavoro femminile”. Quello della parità di genere, assicura il ministro, “è un treno che è già partito, e il Governo lo ha preso”. A intervenire, nel corso dell’incontro, anche il presidente degli industriali etnei Antonello Biriaco, la presidente del Comitato imprenditoria femminile Monica Luca, la Consigliera regionale di parità Margherita Ferro e il presidente dei giovani imprenditori catanesi Gianluca Costanzo.
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Il rapporto tra donne ed economia
Le risorse del Pnrr, prosegue Bonetti, costituiscono “un’occasione straordinaria, per fare in modo che questo problema storico possa essere affrontato e superato”. Per il ministro quello della parità di genere non è un tema ideologico, ma riguarda da vicino il futuro del Paese. “L’imprenditoria italiana ha dimostrato che le donne sono una leva necessaria per raggiungere la piena efficienza del nostro sistema economico. Senza le donne non riparte l’economia”, spiega Bonetti. L’equità di trattamento tra uomini e donne, prosegue, “non è una necessità di singoli, ma di sistema”. I dati del lavoro femminile sono eloquenti. “Le performance di risultato delle donne sono migliori di quelle degli uomini”. Un dato sempre più riconosciuto, “soprattutto nel mondo dell’impresa”. Per questo l’auspicio del governo “è sperimentare nuovi modelli di welfare, che aiutino le donne a conciliare la dimensione lavorativa e quella familiare”.
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Risorse per il welfare aziendale
In questa direzione, spiega il ministro, va un investimento da 50 milioni di euro “per sostenere le imprese nella sperimentazione di nuovi modelli di welfare, che aiutino a promuovere il lavoro femminile”. E ancora, il governo ha stanziato 74 milioni di euro “per 127 progetti sulla conciliazione vita-lavoro e sostegno alle famiglie”. Quello delle donne, ha ribadito Bonetti, è un ingranaggio fondamentale della locomotiva economica. “Secondo le stime, nel 2021 la crescita del Prodotto interno lordo sfiorerà il sei per cento. Naturalmente, come dice il presidente Draghi, si tratta del rimbalzo dopo il crollo dovuto alla pandemia. La sfida è rendere questa crescita stabile anche nei prossimi anni”. Un obiettivo che il governo conta di raggiungere, attraverso “leve di investimento, a partire dall’infrastrutturazione, e leve di attivazione, a cominciare dalle politiche fiscali”.
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Le donne nell’impresa catanese
A fare da padrone di casa, il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco. “La parità di genere è importante non soltanto a livello sociale, ma anche a livello imprenditoriale”, ha ricordato Biriaco. Il gap tra uomini e donne nel lavoro non è ancora stato superato, ricorda il presidente degli industriali etnei, “ma noi come associazione speriamo di poter dare un contribuito per agevolare questo percorso”. Biriaco ricorda il ruolo delle donne nell’imprenditoria etnea, già molto significativo. “Catania conta molti manager donna. Le imprese dove esiste la parità di genere registrano una crescita produttiva”. Dello stesso avviso la presidente del Comitato imprenditoria femminile Monica Luca, che sottolinea l’impatto della pandemia. “Il Covid ci ha messo di fronte alla conciliazione tra vita lavorativa, familiare e impegno sociale. Un tema che dev’essere attenzionato dal governo, e questo è il messaggio che diamo alla ministra da parte delle donne imprenditrici catanesi”.
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Il ruolo dei consiglieri di parità
Presente all’iniziativa, come detto, anche la Consigliera regionale di parità Margherita Ferro. Il consigliere di parità è un’authority che svolge funzioni di promozione e garanzia contro le discriminazioni nel mondo del lavoro, nella formazione e nella progressione di di carriera. “Il nostro ruolo è quello di rappresentare i diritti delle donne, a tutti i livelli”, spiega la dottoressa Ferro. “Nel Next Generation Eu la donna e l’impatto di genere sono inseriti in tutti gli obbiettivi. Bisogna guardare a welfare aziendale e della famiglia, capovolgendo il sistema e parlando di cogenitiorialità, guardando anche allo smart-working e al part-time”. Il compito dello Stato, conclude la consigliera di parità, “è sostenere le imprese, welfare aziendale, asili nido, a sostegno delle donne e delle loro famiglie”.