Patente, gli anziani non possono entrare in autostrada: sono troppo pericolosi | Adesso possono solo guardarla dal cavalcavia

Anziana donna alla guida (Canva)-focusicilia.it
La presenza di conducenti troppo anziani sulle strade del nostro Paese, potrebbe influire negativamente sulla sicurezza della circolazione.
La sicurezza della circolazione sulle strade del nostro Paese passa anche attraverso una serie di norme contenute nel Codice della Strada, che si sono fatte più rigorose, specie nel verificare che il conducente possieda tutti i requisiti per mettersi al volante.
A dire che quello della sicurezza stradale sia un problema che riguarda anche i cambiamenti e le naturali conseguenze dell’avanzare dell’età, sono i numeri.
Negli ultimi tempi, la cronaca ha riportato troppe storie di sinistri, le cui cause sono spesso state attribuite a distrazioni e disattenzioni, un esempio i casi di guida contromano, di guidatori non proprio giovanissimi, potremmo dire over, responsabili di stragi e vittime innocenti.
Di questo, in qualche modo il Codice della Strada, è stato sempre al corrente: il fatto che i tempi del rinnovo della patente di guida, si accorcino man mano che l’età avanzi, non è una casualità. Le condizioni psicofisiche, possono farsi fragili con il passare del tempo.
Patente e sicurezza: anziani troppo pericolosi?
Ma sulle strade italiane sono sempre di più gli anziani alla guida e il loro numero crescerà, non a caso il nostro Paese è il secondo più vecchio del mondo dopo il Giappone. Un problema reale per la sicurezza stradale? Per toccare con mano la questione, ecco un’indagine sul campo effettuata dal sito Facile.it grazie ai dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Un numero come più di 60.000 quello delle patenti in corso di validità intestate a ultra novantenni, di cui l’87% è di sesso maschile. Quale potrebbe essere quindi, oltre a una presa di coscienza evidente, la risposta della normativa e del Codice della Strada, per prevenire, contrastare e ridurre il numero di sinistri? La proposta l’ha avanzata l’Asaps, ipotizzando di aumentare le limitazioni, prima della revoca permanente della patente.
La proposta: l’autostrada potrebbe essere solo un ricordo
Tra le proposte, il divieto di circolare nelle ore notturne o quello di entrare in autostrada, luogo prediletto di gravi incidenti. La proposta sarebbe quella di non affidarsi semplicemente a un’autocertificazione ma a una certificazione sicura del medico di famiglia che conosca e metta nero su bianco eventuali patologie presenti e terapie.
Importantissima anche la vigilanza dei familiari sull’anziano patentato. Spesso sono proprio loro che possono far desistere chi non ha più i requisiti, dal mettersi al volante così da evitare brutti incidenti ma anche di pagare un costo per l’assicurazione, che con l’avanzare dell’età si fa sempre più elevato.