Pensionati, da oggi paghi solo metà contributi | il cedolino non cresce ma la spesa cala: più soldi in tasca

Pensionati, da oggi paghi solo metà contributi | il cedolino non cresce ma la spesa cala: più soldi in tasca

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I lavoratori autonomi over 65 già titolari di pensione possono ottenere la riduzione del 50% dei contributi INPS, alleggerendo i costi senza modificare l’importo della pensione mensile.

Per migliaia di pensionati che continuano a svolgere attività autonoma arriva una novità significativa: la possibilità di versare contributi dimezzati rispetto all’ordinario. Si tratta di un’agevolazione prevista da tempo, ma applicata in modo più esteso dopo recenti chiarimenti che hanno confermato il diritto alla riduzione anche per chi percepisce pensioni calcolate con il sistema contributivo puro. Il risultato è un taglio immediato della spesa previdenziale, con un beneficio concreto per chi resta attivo oltre i 65 anni.

La misura non comporta alcuna variazione dell’assegno previdenziale già liquidato: il cedolino mensile rimane identico. Tuttavia, ciò che cambia è la quota di contributi da versare ogni anno, che si riduce della metà. Un risparmio non trascurabile per artigiani, commercianti, coltivatori diretti e altri autonomi che vogliono continuare a esercitare la propria attività senza sospendere la partita IVA.

Chi può accedere alla riduzione e quali sono i requisiti

La riduzione contributiva spetta ai titolari di pensione diretta che abbiano compiuto i 65 anni e risultino iscritti alle gestioni previdenziali dedicate al lavoro autonomo. In passato il beneficio era riconosciuto solo a chi aveva trattamenti pensionistici calcolati almeno in parte con il sistema retributivo. Oggi, invece, la giurisprudenza ha stabilito che il diritto si estende anche a chi percepisce una pensione interamente contributiva.

Per usufruire della riduzione è necessario presentare una domanda all’INPS, che provvede ad applicare lo sconto contributivo sia sull’importo minimo dovuto sia sull’eventuale quota calcolata in base al reddito. È importante sapere che il versamento ridotto incide sui futuri supplementi pensionistici: meno contributi versati oggi significano una potenziale minore rivalutazione dell’assegno nel lungo periodo.

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Cosa cambia in pratica e come valutare la convenienza

Per un lavoratore autonomo ultra 65enne, la possibilità di dimezzare i contributi comporta un risparmio immediato, evidente già nella prima scadenza utile. Chi però prevede di continuare l’attività per molti anni dovrà riflettere con attenzione sul bilanciamento tra risparmio attuale e potenziale incremento futuro della pensione. La riduzione è una scelta personale, che deve tener conto sia della sostenibilità economica della propria attività sia degli eventuali effetti sulla crescita dell’assegno.

In ogni caso, per gli over 65 che continuano a lavorare, la misura rappresenta un aiuto concreto: il cedolino resta invariato, ma la spesa contributiva scende in modo sensibile, garantendo una maggiore disponibilità economica senza rinunciare alla propria attività professionale.