Vittorio e Claudio sono due giovanissimi catanesi che hanno scritto a questa rubrica per raccontare il loro primo progetto imprenditoriale, un progetto che gli ha permesso di ritrovarsi dopo essere cresciuti insieme tra i banchi di scuola ed avere poi seguito i rispettivi percorsi universitari in luoghi diversi: Claudio a Catania, per studiare economia aziendale, Vittorio a Stirling (in Scozia) per laurearsi in ingegneria informatica.
L’amore per film
Si sono ritrovati in pieno periodo di lockdown per dedicarsi al settore cinematografico, loro passione da sempre che negli ultimi anni ha vissuto una profonda trasformazione. Un processo di profondo cambiamento accelerato dalla pandemia, dove le trentacinque nomination ai Premi Oscar 2021 da parte di produzioni firmate Netflix sono soltanto le ciliegine di una torta ormai in mano allo “streaming” (Netflix, Prime Video, Apple TV+, Disney+ sono alcune major mondiali) che varrà entro i prossimi quattro anni almeno 167 miliardi di dollari. Il rischio di fagocitare così l’industria cinematografica del Vecchio Continente ha indotto l’Unione Europea (oltre a potenziare il programma Creative Europe, del quale parleremo diffusamente nei prossimi mesi) ad emanare nel 2018 la Direttiva n. 33 che impone alle piattaforme streaming l’obbligo di riservare una quota minima pari al 30 per cento del loro catalogo a contenuti audiovisivi realizzati in ambito comunitario, proprio con lo scopo di favorire la rifioritura e lo sviluppo della creatività culturale europea. La conseguenza è stata che già nel 2019 piattaforme come Netflix abbiano implementato 141 progetti in Europa, tra produzioni originali, coproduzioni e concessioni in licenza da terzi. L’iperproduzione audiovisiva da streaming ha posto un ulteriore problema già noto ai quotidiani e periodici online: la bulimia da contenuti che impedisce all’utente di orientarsi. È il problema che Vittorio Iocolano, con l’aiuto di Claudio Abramo e di altri sostenitori dell’idea, vogliono affrontare con PICKMO.
Come funziona PICKMO e a quale bisogno dell’utente risponde?
PICKMO nasce per semplificare la scelta di cosa guardare in una serata tra amici o fidanzati. La grande varietà di piattaforme di streaming oggi disponibili ha moltiplicato le possibilità facendo del modo di dire “avere l’imbarazzo della scelta” un ostacolo. Secondo una recente statistica, i soli utenti di Netflix impiegano quasi cento ore all’anno esclusivamente nel processo di scelta. La nostra app si propone come soluzione rapida e giocosa a questa criticità, adoperando un meccanismo simile a quello usato per le app di dating, già familiare a molti utenti. All’interno dell’app si crea una stanza con i propri amici, la piattaforma propone i film come in un mazzo di carte tramite il quale scegliere cosa guardare facendo swipe a destra o a sinistra. Quando tutti i componenti del gruppo dicono di sì ad un film si genera un match.
Provando la vostra app pensavo alla sterminata produzione cinematografica italiana. Il funzionamento dell’algoritmo sottostante potrebbe permettere ai vostri utenti di scoprire titoli dimenticati ma indimenticabili, aiutando anche i non italiani a scoprire (o a riscoprire) la straordinaria bellezza della creatività del Belpaese?
L’app si presenta come un’opportunità per tutte le produzioni, da quelle storiche a quelle indipendenti, per promuoversi attraverso un nuovo strumento. I gusti degli utenti verranno filtrati, nella versione definitiva dell’app, anche in base a cosa l’utente abbia già visto in passato per non riproporre gli stessi titoli. In questo frangente si inserisce la possibilità di introdurre, agli occhi di chi usa PICKMO, titoli che magari non conosce e che potrebbe apprezzare. Un aspetto da sottolineare, però, è che il funzionamento della piattaforma è strettamente legato alla presenza su internet dei film: se un titolo non è disponibile nei servizi di streaming non potrà essere mostrato dall’app. La sempre maggior presenza di produzioni italiane sui cataloghi dei principali player internazionali consentirà anche a PICKMO di ampliare la platea di film da mostrare ad utenti internazionali potenzialmente interessati ai capolavori della cinematografia italiana. Capolavori che vanno assolutamente valorizzati.
Siete entrambi catanesi. Nei primi del Novecento Catania è stata uno dei poli cinematografici più importanti al mondo, merito della ricchezza di quegli anni e della lungimiranza di imprenditori e impresari nell’investire su autori del calibro di Martoglio, De Roberto, Verga, Capuana, per fare solo alcuni nomi. Una terra dalla straordinaria creatività che prima della “Grande Guerra” ha generato film (e kolossal) come “Cavalleria Rusticana”, “Malìa”, “Terra Baixa” o “Il divo” di Angelo Musco. Una terra ai piedi del Vulcano che ancora oggi sforna talenti come Giovanni Virgilio e Marco Pirrello. Come avete coltivato la vostra passione per il cinema?
Dobbiamo dire grazie ai nostri genitori per il primo approccio che abbiamo avuto con il cinema. In quegli istanti, pieni di meraviglia, in cui si entrava in una sala cinematografica per ammirare una pellicola su schermi che ai nostri occhi di bambini apparivano giganteschi. Con vividi ricordi legati alle tante sale presenti nella nostra città natale, come l’Odeon e il suo proscenio teatrale, una sorta di piccola “Scala del Cinema”. O come il Cine Centrale di San Giovanni La Punta, una delle poche sale di seconda visione rimaste attive, con un ambiente rimasto pressoché intatto alla memoria che ci riporta all’infanzia. D’altra parte, lo sviluppo dello streaming ci ha permesso di scoprire produzioni da tutto il mondo, di apprezzare titoli che, per questioni geografiche o commerciali, non avremmo mai scoperto. L’aspetto positivo è potere vedere in qualsiasi momento centinaia di film rimanendo comodamente a casa. Il rovescio della medaglia è tuttavia dato dal fatto che abbiamo quasi del tutto perso il senso romantico del film “in sala”.

PICKMO è già una società costituita e qualche settimana fa avete lanciato una campagna di crowdfunding su Kickstarter. Perché avete scelto questa forma di fundraising e quali attività finanzierete coi primi contributi raccolti?
La scelta del crowdfunding è legata alla necessità di coprire rapidamente i primi costi di sviluppo della piattaforma e delle sue features tecniche, quanto necessario per essere sul mercato il prima possibile. La nostra campagna ha suscitato l’interesse di molti amici e sostenitori dell’idea, grazie ai quali abbiamo raccolto le prime donazioni e ai quali va la nostra affettuosa gratitudine. Siamo partiti da poco e stiamo approntando alcuni elementi di novità alla campagna che rilanceremo nelle prossime settimane.
Un augurio che Vi sentite di rivolgere alla nostra Catania e alla Sicilia?
Come startup internazionale l’augurio è che la nostra isola e la nostra città natale possano diventare un giorno una realtà dinamica e ideale per ospitare lo sviluppo di nuove startup tecnologiche, seguendo gli esempi che abbiamo potuto conoscere in prima persona studiando e lavorando all’estero.
In bocca al lupo a Vittorio, Claudio e al team di PICKMO!
Ci sono tanti progetti ed esperienze in giro per la Sicilia che attendono di essere raccontati. Se ne conosci qualcuno che ti sta a cuore, scrivi alla Redazione redazione@focusicilia.it, con oggetto: “La Sicilia ha L’oro”