Policlinici, la Regione rinnova i criteri per nomine e finanziamenti

Policlinici, la Regione rinnova i criteri per nomine e finanziamenti

Partecipazione degliateneialla programmazione sanitaria regionale, cambiamenti negli assetti organizzativi per le aziende ospedaliere universitarie, differente sistema di finanziamento. Sono alcune delle novità contenute nel nuovo protocollo di intesa tra Regione Siciliana e università diCatania,MessinaePalermoper l’attività assistenziale e quella formativa che ha ricevuto oggi l’apprezzamento della giunta e verrà firmato successivamente. “Questo schema – dice il presidente della Regione, RenatoSchifani– è frutto del dialogo costante portato avanti dal governo con tutti i soggetti che fanno parte del sistema sanità inSicilia. La nuova visione punta ad adeguare i servizi alle esigenze dei cittadini, attraverso una formazione in linea con l’evoluzione deglistandarddi qualità. Per il conseguimento di questi obiettivi il rapporto con le università è fondamentale”. “Il nuovo protocollo – afferma l’assessore regionale alla Salute, GiovannaVolo– deriva da un percorso diaggiornamentodel precedente che ci è stato chiesto dalle università e rappresenta la base per un rilancio delle azioni diformazionedei medici, presenti e futuri, e di tutto il personale sanitario. Un nuovo modello nel quale Regione e atenei collaborano sia per il miglioramento delle attivitàdidattichee di ricerca sia di quelleassistenziali, considerandole inscindibili. Una cooperazione che si concretizzerà anche attraverso lo scambio di informazioni su reciproche aree di competenza. Non è un caso che l’accordo (che avrà la durata di tre anni) fissi il principio dellapartecipazionedelle università alla programmazione sanitaria regionale”. L’intesa, tra l’altro, individua le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate nelle quali svolgere le attività cliniche e di formazione, necessarie per garantire le funzioni delleaziendeospedaliereuniversitarie come sede di corsi di laurea e specializzazione. Semplificate le procedure di nomina deidirettorigenerali delle aziende ospedaliereuniversitarie: saranno scelti da una terna che il rettore proporrà alla Regione e i requisiti dovranno essere quelli previsti dalla normativa per le analoghe figure delle altre aziende sanitarie regionali. Ilprotocollointroduce anche un nuovoassettoorganizzativo, a partire dall’introduzione dei “Dai”, dipartimenti ad attività integrata, come modello esclusivo di gestione dell’azienda ospedaliera universitaria e che potranno anche avere carattereinteraziendale. L’organizzazione dipartimentale dovrà avere dimensioni in grado di favorire consistenti economie e adeguate risposteassistenziali,formativee di ricerca. I Dai potranno essere organizzati perareefunzionali; per gruppo di patologie, organi o apparati, intensità di cura; per particolari finalità assistenziali, didattico-funzionali e di ricerca. Ladotazionecomplessiva deipostilettodelle aziende ospedaliere universitarie è determinata dalla Regione, d’intesa con i rettori, in fase dirimodulazionedella rete ospedaliera. Per l’individuazione delle strutture assistenziali complesse (che rappresentano le articolazioni dei dipartimenti) l’amministrazione terrà conto diparametricome il numero di docenti, studenti, assistenti e della disponibilità di laboratori. Semplificata anche in questo caso la nomina dei responsabili. Cambia il sistema difinanziamento: le aziende ospedaliere universitarie sarannoclassificatenella fascia dei presìdi a più elevata complessità e di conseguenza sarà applicata unatariffazioneequivalente. Inoltre, è prevista un’ulteriore integrazione del sei per cento in funzione di peculiari attività diformazioneericerca. Infine, la formazione degli specializzandi e del personale sanitario sarà definito sulla base delleesigenzerilevate dalla Regione.