Ponte sullo Stretto “inutile”, ecomafie e le altre sfide di Legambiente Sicilia

Biodiversità,ecomafiee incendi,transizioneecologia ePontesullo Stretto “illusorio”: sono tante le sfide e le battaglie da portare avanti da parte diLegambiente Sicilia, che nel corso dell’assemblea congressuale ha eletto il nuovo presidente regionale TommasoCastronovo. Il direttivo, votato dall’assemblea dei soci, ha eletto Anita Astuto vice presidente e confermato direttrice Vanessa Rosano. “Abbiamo costruito undocumento programmatico, la Sicilia in Cantiere, che contiene numerosi spunti di riflessione e la giusta direzione da intraprendere per innovare, includere, riconvertire, per accelerare latransizione ecologica, ormai non più differibile, per superare la crisi climatica e costruire un futuro di pace”, ha dichiarato il nuovo presidente. “Dobbiamo spingere affinché la Sicilia diventi realmentehot spot di biodiversitàper il contrasto al cambiamento climatico. Dobbiamo lottare per difendere i nostri territori dalleecomafieche appiccano i roghi e che hanno distrutto migliaia di ettari di boschi, macchia mediterranea, aree naturali protette”. PerCastronovo, inoltre, è necessario “romperel’incantesimodelPonte sullo Stretto. Da anni abbiamo dimostrato la totaleinutilitàdell’opera che serve solo a sprecare denaro pubblico. Questo servirebbe invece a realizzare le opere per garantire ai siciliani di scegliere il mezzo pubblico”. Anche il presidente nazionale di Legambiente, StefanoCiafani, presente all’assemblea congressuale, è intervenuto sullatransizione ecologicasiciliana. Ha sottolineato che “è un tassello fondamentale dellariconversioneambientale dell’economia italiana. Nei prossimi quattro anni inSiciliaci sarà da praticare la rivoluzione energetica ecircolare.Realizzare le infrastrutture per lamobilitàsostenibile, le opere difognaturae depurazione, promuovere l’innovazione produttiva inagricolturae nell’industria. Contemporaneamente si dovrà fermare il ritorno al passato, come icondoniedilizi, con nuoviimpianti energeticiche sfruttano le fonti fossili, nuoviinceneritori, nuove cattedrali del deserto come il Ponte sullo Stretto di Messina. Insieme al nuovo gruppo dirigente siciliano lavoreremo perché la transizione ecologica venga fatta bene e velocemente”.