Ponte sullo Stretto, Uniontrasporti commissiona uno studio di valutazione

Uno studio pervalutare “l’impatto e i benefici che la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messinaavrà sul territorio dal punto di vista economico, sociale ed ambientale, in un’ottica di sostenibilità”. È l’iniziativa diUniontrasporti,che nelle scorse ore ha pubblicato unamanifestazione di interesseper un valore complessivo di 32 mila europiù Iva. La società di Unioncamere che si occupa del settore dei trasporti insomma vuole vederci chiaro sulla“madre di tutte le grandi opere”,che interverrà su uno snodo centrale della mobilità italiana. “Tra i Porti di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria transitano ogni annooltre 10 milioni di passeggeri,sia a piedi che a bordo, circa 1,8 milioni di autovetture e400 mila mezzi pesantiai quali si aggiungono più di1,5 milioni di passeggeri e 800 mila tra mezzi pesanti ed autovetturesulle tratte Tremestieri-Villa San Giovanni-Reggio Calabria”, si legge infatti nella manifestazione d’interesse. “Per tutti questi trasferimentivengono effettuate circa 100 mila corsetra traghetti, navi ferroviarie e mezzi veloci/aliscafi. Con una media giornaliera di una partenza di una nave ogni cinque minuti fra i vari porti”, proseguono da Uniontrasporti. Da qui l’importanza di determinare l’impatto delPonte sullo Stretto.Considerando che la nuova infrastruttura “può incidere, quindi, in manieradeterminante per la Sicilia e per la Calabria.Sia in senso demografico che in senso economico. Incrementando radicalmente le condizioni di accessibilità dell’intera isola edimezzando i tempi di percorrenza per lavoratori e merci“. Non tutti gli osservatori la pensano così, osservano tuttavia dall’associazione. “L’ipotesi di unattraversamento stabile dello Stretto di Messinaè stato, negli anni, oggetto di diverse criticità e dibattiti. Il costo elevato dell’opera, l’effettiva necessità e priorità, lericadute sociali e ambientalinonché lecomplessità tecnicheportano, oggi, a chiedersi se il progetto del Ponte sullo Stretto sia un’opera sostenibile”. Con la stessa manifestazione di interesse Unioncamere chiede lumi sull’ampliamento a quattro corsie della SS 7 tratta Matera-Ferrandina, in Basilicata.Questa strada, si legge nel documento, “è una strada tra le più trafficate (quasi 13 mila passaggi al giorno) e purtroppo anchetra le più pericolose della Basilicata“. Sotto esame, in particolare, la tratta che va “dall’innesto delle SS7 con la SS99 all’innesto con la Basentana (SS407) ed in particolare il cosiddettobypass di Matera(dall’innesto con la SS99 all’innesto con la SP3 svincolo Metaponto)”. Per l’associazione è necessario “aumentare la sicurezza della circolazione e la fluidità del traffico”. Obiettivo per il quale “da anni si richiede un intervento per un ampliamento a quattro corsie”. Attualmente il progetto è stato approvato dalConsiglio superiore delle opere pubbliche,“ma il percorso per arrivare alla realizzazione dell’opera è ancora lunga”. Ecco perché secondo l’associazione è necessaria un’analisi degli effetti e degli impatti economici.