Porti, i siciliani ci arrivano prima degli altri. Sono vicini e accessibili
Iportisembrano essere lafortuna dei siciliani: sono snodi di trasportovicini, accessibili, ben collegati e quindi preferibiliper quasi la metà della popolazione regionale, mentre a un terzo dei cittadini basta un quarto d’ora per raggiungerne uno. Lo dicel’Istatnel suo ultimo rapporto dedicato all’accessibilità dei comunialle principali infrastrutture di trasporto. LaSiciliaè tra le regioni meglio piazzate, insieme a Campania, Liguria, Sardegna, Puglia e Toscana. Qui l’accessibilità ai porti con servizio passeggeri èmolto alta. Il report offre un’analisi dettagliata, inoltre, deitempi di percorrenzanecessari per raggiungere stazioni ferroviarie, aeroporti e autostrade. Secondo l’Istituto di statistica, lo studio dell’accessibilità“è strettamente connesso anche al tema dellaperifericità/marginalitàdei territori, concetti alla base delle strategie di policy e dellapianificazioneterritoriale. La maggiore o minore facilità di accesso ad una infrastruttura incidesulla qualità della vitaper i cittadini e sulla competitività e produttività delle imprese“. Leggi anche –Waterfront di Messina, l’ex Fiera tutta nuova: lavori da cinque milioni di euro I porti siciliani andrebbero quindi considerati come dellepunte di diamantenel sistema regionale dei trasporti. Sono infrastrutture geograficamente ‘facili’ da raggiungere, dal punto di vista deicittadinie, ampliando la prospettiva, anche da quello deituristie deglioperatoricommerciali. Viene infatti guardato con molta attenzione il nuovo molo trapezoidale da poco inaugurato aPalermo, che nelle intenzioni dovrebbe ricongiungere la città con i palermitani. Anche aCataniac’è un ampio dibattito sulla volontà dell’Autorità portuale di affidareper 25 annila gestione delle infrastrutture portuali del capoluogo etneo e di Augusta insieme alla realizzazione della nuovastazione marittima. In tutta Italia L’Istat prende in esame54 porti con traffico passeggeri. In ambito nazionale sono solo85 i Comuni e il 9,4 per cento della popolazione che hanno la possibilità di raggiungere un porto passeggeri in untempo massimo di 15 minuti. La Sicilia è tra le regioni fortunate. In quanto ‘isola’ ha un territorio naturalmente esposto almareed è quindi maggiormente presidiata dalle infrastrutture portuali. Quasi i tre quarti dei Comuni italiani (73,4 per cento, oltre 5.800) distanoinvece più di un’oradal porto passeggeri più vicino. Leggi anche –Sicilia occidentale: sei porti siciliani, e un unico sistema da 1,5 miliardi di euro “Laquota di comuni– scrivono gli analisti di Istat – che più distano da un porto passeggeri è molto più contenutanelle due isole maggiori(Sicilia 24,6 per cento e Sardegna 36,1 per cento), in Puglia (30,4 per cento) e in Liguria (32,1 per cento), seguite dalla Campania (45,1 per cento). Raggiunge o èprossima al 100 per centonelle Regioni che, per naturale collocazione, non hanno alcuna infrastruttura portuale. In particolarePiemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Province autonome di Bolzano e Trento, Umbria e Basilicata. Complessivamente, il 44,3 per cento della popolazione, circa 26 milioni di persone, risiede in Comuni che distanoal più 60 minutidall’infrastruttura portuale più vicina, mentre il 55,2 per cento impiegaoltre un’oraper raggiungerne una. Alcune regioni, però sono delle vere e proprie eccezioni, in base alla forma del proprio territorio. Anche la Sicilia è tra queste. Leggi anche –Lo Stretto, i waterfront: progetti da 200 milioni tra Messina e Reggio La Sicilia è fortunata perché, a differenza di altre infrastrutture, il porto può essere raggiuntoda un terzo dei cittadini in un quarto d’ora. Secondo Istat, può “raggiungere un porto percorrendo una distanza pari o inferiore ai 15 minuti circa la metà della popolazioneligure(48,2 per cento), grazie anche alla conformazione della superficie regionale, stretta e a ridosso della costa.Il 31,7 per centodegli abitanti dellaSicilia, il 21,9 per cento deicampanie il 18,9 per cento dei residenti inSardegna. In queste quattro Regioni la percentuale di popolazione che vive in aree distanti oltre 60 minuti da un porto varia dall’8,9 per cento della Sicilia al 17 per cento della Sardegna”. Quest’ultima Isola è caratterizzata da una rete stradale a velocità più contenuta di altre anche in relazione allecaratteristiche dell’entroterra. “A questo gruppo di Regioni – conclude Istat – si aggiunge laPugliain cui solo il 13,7 per cento della popolazione risiede in Comuni distanti oltre 60 minuti da un porto passeggeri”.