Presidi di Cgil in tutta la Sicilia contro “lo sfascio” della sanità pubblica
Manifestazioni dellaCgil Siciliae delle categorie dei dipendenti pubblici e dei pensionali,Funzione pubblica e Spi,si sono svolte il 16 marzo nella principali città della Sicilia, davanti ospedali e Asp, per chiedere il rilancio delsistema della sanità pubblicain modo da garantire il diritto alla salute a tutte e tutti. Il sindacato chiede “più risorse e più personale per ricostruire la sanità pubblica”, oggi gravata da pesanti problemi. Dalle liste d’attesa interminabili, alla chiusura di interi reparti, dai Pronto soccorso affollati alle carenze della medicina del territorio: questi alcuni dei principali problemi che si trovano ad affrontare i cittadini. In una sanità con strutture insufficienti, carenza di personale medico e paramedico, un’organizzazione non ottimale a causa anche di “unpiano sanitario regionale mai varato– dice il segretario generale della Cgil Sicilia,Alfio Mannino, oggi presente alla manifestazione di Catania- soffocato dalla beghe di spartitorie in corso nella regione per le poltrone dei manager. Non è accettabile di dovere assistere alle beghe di un ceto politico – ha sottolineato- che guarda alla sanità come strumento per alimentare clientele, malaffare e ruberie. Soprattutto oggi che sono a disposizione risorse del Pnrr che devono essere utilizzate per far fare al sistema un salto di qualità”. Mannino critica la “propensione verso la sanità privatache manifestano sia il governo regionale che quello nazionale. Basti pensare dice alla suddivisione al 50% fatta dal governo regionale delle risorse per superare le liste d’attesa”. E ricorda che “la Cgil ha già presentato una sua piattaforma per rilanciare la sanità pubblica, a partire dalle aree interne, per rafforzarla per i ceti e i soggetti più deboli”. E fa sapere che , in assenza di risposte “in Sicilia si replica l’8 maggio con una manifestazione regionale, anticipata dalla mobiltazione a carattere nazionale organizzata per il 20 aprile da Cgil e Uil, che vedrà protagonisti anche i sindacati siciliani.